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« Queste furono impresse fra gli anni di Roma 670683,
come consta dal riscontro di ripostigli di Fiesole, di Monte
Codruzzo, di Carrara, di Roncofreddo e di Frascarolo (1).
Il ripostiglio di Ossi pertanto creder potrebbesi nascosto
dopo Tanno 680, e prima del 686, segnatamente a riguardo
dell' esservi mancati affatto i copiosi denari di L. Pie-
torio Cestiano edile curule in detto anno. »
« Al nascondimento di quel peculio poterono dare oc-
casione i torbidi e timori cagionati in allora dalla guerra
de' Sertoriani, de' fuggitivi di Spartaco e dei pirati che
infestavano i mari, ed in ispecie le isole ed i porti (2).
Ma queste congetture cadrebbero del tutto qualora nel
ripostiglio di Ossi siasi veramente rinvenuto il denario di
Giulio Cesare portante i tipi dell'elefante, e degli stromenti
pontificali, e f altro di C. CONSIDT PAETI colla vittoria
in quadriga; poiché quest'ultimo mostrerebbe nascosto
quel tenue peculio dopo l'anno di Roma -yo5, nel quale
C. Considio Peto fu triumviro monetale de' Pompejani.
Siccome per altro il lodato eh. Spano non annoverò fra le
monete meglio conservate queste due di Cesare e di Peto,
elleno poterono forse a torto introdursi nella raccolta Sciavo
fra quelle che veramente provenivano dal ridetto ripostino
di Ossi. » C. Cavedoni
no "9 bi> ,0iDì _ i\0-jV-.> m> 13hj
SOPRA LA BASE DI BRONZO CON ISCRIZIONE TRILINGUE
_ ,,, T.Ir 1 nr. s ,. t» 11 • r
' Neil anno VII (iodi) di questo i3ulleltino, a pag. 07,
annunciai lo scoprimento nella villa di Pauli Gerrei d'un
bronzo che presenta incisa una preziosissima iscrizione
(1) V Cavedoni^ Ragguaglio dei ri postici], ecc. Motlrna
(2) Che la Sardegna abbia avuto commercio e vive relazioni colla Spagna prima
dti torbidi di Sei torio lo rileviamo dalle monete celtibere Tarraconensi e Beliche
che con frequenza si h'ovano nella patte oc ideatale dell'Isola (Nota del direi.).
« Queste furono impresse fra gli anni di Roma 670683,
come consta dal riscontro di ripostigli di Fiesole, di Monte
Codruzzo, di Carrara, di Roncofreddo e di Frascarolo (1).
Il ripostiglio di Ossi pertanto creder potrebbesi nascosto
dopo Tanno 680, e prima del 686, segnatamente a riguardo
dell' esservi mancati affatto i copiosi denari di L. Pie-
torio Cestiano edile curule in detto anno. »
« Al nascondimento di quel peculio poterono dare oc-
casione i torbidi e timori cagionati in allora dalla guerra
de' Sertoriani, de' fuggitivi di Spartaco e dei pirati che
infestavano i mari, ed in ispecie le isole ed i porti (2).
Ma queste congetture cadrebbero del tutto qualora nel
ripostiglio di Ossi siasi veramente rinvenuto il denario di
Giulio Cesare portante i tipi dell'elefante, e degli stromenti
pontificali, e f altro di C. CONSIDT PAETI colla vittoria
in quadriga; poiché quest'ultimo mostrerebbe nascosto
quel tenue peculio dopo l'anno di Roma -yo5, nel quale
C. Considio Peto fu triumviro monetale de' Pompejani.
Siccome per altro il lodato eh. Spano non annoverò fra le
monete meglio conservate queste due di Cesare e di Peto,
elleno poterono forse a torto introdursi nella raccolta Sciavo
fra quelle che veramente provenivano dal ridetto ripostino
di Ossi. » C. Cavedoni
no "9 bi> ,0iDì _ i\0-jV-.> m> 13hj
SOPRA LA BASE DI BRONZO CON ISCRIZIONE TRILINGUE
_ ,,, T.Ir 1 nr. s ,. t» 11 • r
' Neil anno VII (iodi) di questo i3ulleltino, a pag. 07,
annunciai lo scoprimento nella villa di Pauli Gerrei d'un
bronzo che presenta incisa una preziosissima iscrizione
(1) V Cavedoni^ Ragguaglio dei ri postici], ecc. Motlrna
(2) Che la Sardegna abbia avuto commercio e vive relazioni colla Spagna prima
dti torbidi di Sei torio lo rileviamo dalle monete celtibere Tarraconensi e Beliche
che con frequenza si h'ovano nella patte oc ideatale dell'Isola (Nota del direi.).