N.° 9.
Anno Vili. * Settembre 1862.
Miniere sarde dei (empi antichi — Eaccolte di antichità sarde —
Delle bolle appese ai Lari
miniere sarde dei tempi antichi
La storia mineralogica della Sardegna è stata trattata
da molti scrittori di questi ultimi tempi, dacché quest'in-
dustria ha preso uno sviluppo in ragione del progresso
della scienza. Sarebbe una storia troppo lunga il voler
enumerare i punti di esplorazione che si sono fatti in di-
verse montagne dell'Isola da particolari e da società con
stituite. Ma delle esplorazioni fatte nei tempi antichi, e
dei punti di miniere che erano in attività dai primi popol
che dominarono la Sardegna, poco e nulla si sapeva, salvo
dalle testimonianze degli antichi scrittori che generaimen
celebrarono questa terra come abbondante e ricca di mi-
niere di diversi generi (i).
Lo spirito d'industria che da poco tempo si è acc
scinto su questo ramo ci ha fatto conoscere quanto sono
stati veridici gli autori antichi nel celebrare l'isola r
di metalli racchiusi nelle viscere delle sue montagne. I n
che si sono conservati di certe località come Afgent
(i) In metallis argenteh (Sardinia) plurima est: nnm solarti ìd are*
ves est (Solinus hb. XI). I Fenicii, che secondo Diodoro Siculo ( lib. Y
varono le vene di argento nei Pirenei si fecero l'orti di questo commercio, quindi
c che mandarono colonie uètla Sardegna c nella Spagna. cserciUinduvi lo ttcSSo
commercio.
Anno Vili. * Settembre 1862.
Miniere sarde dei (empi antichi — Eaccolte di antichità sarde —
Delle bolle appese ai Lari
miniere sarde dei tempi antichi
La storia mineralogica della Sardegna è stata trattata
da molti scrittori di questi ultimi tempi, dacché quest'in-
dustria ha preso uno sviluppo in ragione del progresso
della scienza. Sarebbe una storia troppo lunga il voler
enumerare i punti di esplorazione che si sono fatti in di-
verse montagne dell'Isola da particolari e da società con
stituite. Ma delle esplorazioni fatte nei tempi antichi, e
dei punti di miniere che erano in attività dai primi popol
che dominarono la Sardegna, poco e nulla si sapeva, salvo
dalle testimonianze degli antichi scrittori che generaimen
celebrarono questa terra come abbondante e ricca di mi-
niere di diversi generi (i).
Lo spirito d'industria che da poco tempo si è acc
scinto su questo ramo ci ha fatto conoscere quanto sono
stati veridici gli autori antichi nel celebrare l'isola r
di metalli racchiusi nelle viscere delle sue montagne. I n
che si sono conservati di certe località come Afgent
(i) In metallis argenteh (Sardinia) plurima est: nnm solarti ìd are*
ves est (Solinus hb. XI). I Fenicii, che secondo Diodoro Siculo ( lib. Y
varono le vene di argento nei Pirenei si fecero l'orti di questo commercio, quindi
c che mandarono colonie uètla Sardegna c nella Spagna. cserciUinduvi lo ttcSSo
commercio.