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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 8.1862

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Spano, Giovanni: Deposito di antiche monete puniche d'oro
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Spano, Giovanni: Specchi di bronzo degli antichi
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https://doi.org/10.11588/diglit.10807#0046

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coglie che si tratta di un ripostiglio di aurei punici, simili
a quelli che con tanta frequenza si trovano in Sardegna,
e che da una parte hanno la testa di Astarte o Cerere con
corona di spighe, spesse volte con orecchini e monile, e
dall'altra un cavallo in corsa. Dalla deposizione del Picconi
sappiamo che della quantità che gli avevano portato, 4°
di esse monete erano piccole. Dell' aureo punico esistono
tre spezzati, uno pesa grammi 5, l'altro grammi 2, 20, ed
il terzo la metà di questo, cioè grammi 1, 10.

Da quanto riferisce il Lìnares pare che abbia fatto l'a-
nalisi delle monete, perchè da una, dopo fusa, ne ricavò
un ducato meno due grani d' oro fino, mentre prima pe-
sava due ducati e nove grani. Ciò spiega che l'oro di quelle
monete era d' infima qualità, e lo vediamo giornalmente
in molte di queste monete cartaginesi che si trovano in
tutta l'isola, e più nella parte meridionale, le quali hanno
un color pallido da sembrare d' argento dorato.

Che questo ripostiglio finalmente sia stato scoperto in
San Sperato, si conferma dalle altre monete che in quan-
tità si trovano in quella villa, e dai molti oggetti e stro-
menti cartaginesi che con frequenza vengono fuori allorché
si scava per fabbricare qualche casa (Bull. an. IV, p. 32).
Dal che si evince che ivi fosse stabilito un centro di agiata
popolazione nel tempo del dominio cartaginese, come altre
volte abbiamo accennato (Bull. an. Vili, p. 3i).

G. Spano.

SPECCHI DI BRONZO DEGLI ANTICHI

Dalle tombe di Tharros e dalle sepolture di altre città
antiche sarde sono venuti fuori tanti specchi di bronzo che
mostrano a qual grado di lusso e di mollezza erano arri-
vate le donne sarde. Nella nostra raccolta se ne contano
 
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