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nero, un lungo coltello di ferro che ha conservato le traccie
d'una specie di tessuto, forse della guaina, immedesimato
nell'ossido, un orecchino d'argento, un morso di ferro e quat-
tro anellini di bronzo, che probabilmente appartenevano
alla cassetta che conteneva le ossa trovate ammonticchiate
in mezzo ai!a cameretta.
Per attestare maggiormente che queste specie di tombe
sono di pura ed incontrastabile origine Cartaginese, osser-
verò, che in alcune di queste, sopra la parete, dov'è pra-
ticata l'apertura della cameretta, vi scopersi in rilievo il
globo co'ila luna falcata alia istessa foggia di quelle mo-
nete puniche, che in tanta quantità si trovano quasi ad
ogni passo in tutta l'Isola nostra.
V. Crespi
PITTURE SARDE NEL CONVENTO DI FON NI
Il Direttore di questo Bullettino, parlando delle pitture
antiche a fresco e della storia artistica sarda, ha dato una
rassegna dei pittori sardi che vissero nei secoli passali, dei
quali, per la maggior parte, non si aveva memoria (V. B.
Ann. VII, p. 5, 38 e 5i). E veramente opera degna di
encomio quando si scoprono i nomi di quei nazionali che
si distinsero per ingegno e per fatti gloriosi, per la qual
cosa io, seguitando quest'esempio, mi restringerò a far
conoscere quei pittori che lavorarono nel celebre Santuario
della Vergine dei Martiri, e nell'unita chiesa del Convento
dei MI\1. Osservanti di Fonni.
Oltre il Gregoi'io Are, o Aru. menzionato nel cit. Bui-
lettino p. 5^, vi furono altri due pittori di questa famiglia,
cioè Pietro Antonio, probabilmente padre di Gregorio, ed
nero, un lungo coltello di ferro che ha conservato le traccie
d'una specie di tessuto, forse della guaina, immedesimato
nell'ossido, un orecchino d'argento, un morso di ferro e quat-
tro anellini di bronzo, che probabilmente appartenevano
alla cassetta che conteneva le ossa trovate ammonticchiate
in mezzo ai!a cameretta.
Per attestare maggiormente che queste specie di tombe
sono di pura ed incontrastabile origine Cartaginese, osser-
verò, che in alcune di queste, sopra la parete, dov'è pra-
ticata l'apertura della cameretta, vi scopersi in rilievo il
globo co'ila luna falcata alia istessa foggia di quelle mo-
nete puniche, che in tanta quantità si trovano quasi ad
ogni passo in tutta l'Isola nostra.
V. Crespi
PITTURE SARDE NEL CONVENTO DI FON NI
Il Direttore di questo Bullettino, parlando delle pitture
antiche a fresco e della storia artistica sarda, ha dato una
rassegna dei pittori sardi che vissero nei secoli passali, dei
quali, per la maggior parte, non si aveva memoria (V. B.
Ann. VII, p. 5, 38 e 5i). E veramente opera degna di
encomio quando si scoprono i nomi di quei nazionali che
si distinsero per ingegno e per fatti gloriosi, per la qual
cosa io, seguitando quest'esempio, mi restringerò a far
conoscere quei pittori che lavorarono nel celebre Santuario
della Vergine dei Martiri, e nell'unita chiesa del Convento
dei MI\1. Osservanti di Fonni.
Oltre il Gregoi'io Are, o Aru. menzionato nel cit. Bui-
lettino p. 5^, vi furono altri due pittori di questa famiglia,
cioè Pietro Antonio, probabilmente padre di Gregorio, ed