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meno. Due simili palle, perfettamente rotonde e ben levi-
gate, una alquanto più. pesante dell' altra, si scopersero,
cinque anni fa, nella palestra di Pompei (V. Bull. Àrch.
Napol. 2a ser. anno V p. 115 : anno VI p. 48). S. Giro-
lamo (Oper. t. VI p. 896 ed Vallars.) nel suo comento
al capo XII della profezia di Zaccaria, ne attesta che ai
suoi giorni mos est ut in urbibus Palaestinae, et usque
fiodie per omnem Judaeam vetus consuetudo servatur, ut
in viculiSy oppidis et castellis ROTVNDI ponantur LA-
PIDES GRAVISSIMI PONDERIS, ad quos iuvenes exer-
cere se soleant, et eos prò varietale virium sublevare, alii
usque ad genita, alii usque ad umbilicum, alii ad humeros
et caput, nonnulli super verticem, rectis iunctisque manibus,
magnitudinem virium demonstrantes, pondus extollant\ con
quel che segue:
Le note numeriche I, II, III, IIII, segnate sopra alcune
delle palle Sarde, probabilmente corrisponderanno alle di-
verse grandezze delle palle, che servivano per dar prova
delle loro forze ai fanciulli, agli efebi ed agli adulti. La
forma rotonda, che non dava luogo a presa veruna, ri-
di iedea vie maggiori forze e destrezza.
C. Cavedoni.
i
VASI ANTICHI CHE SI TROVANO NEI SEPOLCRI
Chiunque siasi dato a frugare i sepolcri antichi è raro
quello da cui non si sia estratto un gran numero di
vasi. Specialmente nelle tombe di Tharros e di S. Antioco
da una sola può dirsi che se ne poteva caricare un carro.
Tutti questi vasi sono di manifattura nazionale, se se ne
eccettua gualcheduno che certamente fu importato, com'è
quello del R. Museo, rappresentante la scena di Teseo col
meno. Due simili palle, perfettamente rotonde e ben levi-
gate, una alquanto più. pesante dell' altra, si scopersero,
cinque anni fa, nella palestra di Pompei (V. Bull. Àrch.
Napol. 2a ser. anno V p. 115 : anno VI p. 48). S. Giro-
lamo (Oper. t. VI p. 896 ed Vallars.) nel suo comento
al capo XII della profezia di Zaccaria, ne attesta che ai
suoi giorni mos est ut in urbibus Palaestinae, et usque
fiodie per omnem Judaeam vetus consuetudo servatur, ut
in viculiSy oppidis et castellis ROTVNDI ponantur LA-
PIDES GRAVISSIMI PONDERIS, ad quos iuvenes exer-
cere se soleant, et eos prò varietale virium sublevare, alii
usque ad genita, alii usque ad umbilicum, alii ad humeros
et caput, nonnulli super verticem, rectis iunctisque manibus,
magnitudinem virium demonstrantes, pondus extollant\ con
quel che segue:
Le note numeriche I, II, III, IIII, segnate sopra alcune
delle palle Sarde, probabilmente corrisponderanno alle di-
verse grandezze delle palle, che servivano per dar prova
delle loro forze ai fanciulli, agli efebi ed agli adulti. La
forma rotonda, che non dava luogo a presa veruna, ri-
di iedea vie maggiori forze e destrezza.
C. Cavedoni.
i
VASI ANTICHI CHE SI TROVANO NEI SEPOLCRI
Chiunque siasi dato a frugare i sepolcri antichi è raro
quello da cui non si sia estratto un gran numero di
vasi. Specialmente nelle tombe di Tharros e di S. Antioco
da una sola può dirsi che se ne poteva caricare un carro.
Tutti questi vasi sono di manifattura nazionale, se se ne
eccettua gualcheduno che certamente fu importato, com'è
quello del R. Museo, rappresentante la scena di Teseo col