àOPRÀ I NURAGHI DI SARDEGNA
MEMORIA (')
Molti sono gii serittoii che parlarono dei misteriosi Nuraghi, di questi
stupendi monumenti che, anteriori ad ogni storia scritta, torreggiano nel
sardo suolo, e qaasi tante sono Ij opinioni quanti sono quelli che si accin-
sero a descriverli e deciferarH.
Sarebbe ormai una temerità di ritornare sopra questo argomento, dopo che
il eh. Conte Alb. Della-Marinsta ragionò tanto intorno ai medesimi con quella
assennatezza e pari erudizione con cui trattò le altre sarde antichità (1). Pure
10 senza timore oserò esternare la mia opinione su questi maravigliosi mo-
numenti che, fabbricati senza cemento alcuno, resistettero all'incalzo di tanti
secoli, ed appoggiato alla storia antica, ed alla critica, spero di spargere
qualche nuova luce sopra questi giganteschi avanzi della più rimota antichità
che hanno formato e formeranno sempre la maraviglia di tutti (2).
(*) Questa Monografia fu pubblicata nel !S54, ed indirizzata a S. Eccellenza il Ministro di
Slato, Conte D. Luigi (librario, in allora Ministro della Pubblica Istruzione : ma siccome da
quel tempo in qua si sono fatte altre scoperte dentro questi monumenti, perciò la presente ri-
stampa è arricchita di molte interessanti osservazioni le quali vengono -a confermare l'opinione
già da me emessa.
(1) V. Vojage en Sardaigne, etc. Voi 2. Paris 1840. Cap. Ili dalla pag. 36 a 159. V. pura
11 grande Atlante che va unito a questo 2 volume, dalla Tav. V a XV.
(2i II Valéry (Voyages en Corse, et en S;trdaigne, etc. Paris 1837, pag. 5!) si maravigliava
dell'indifferenza colla quale i Sardi guardano i detti monumenti, facendone poco conto. L'indif-
ference pour 14$ Npraghes est extreme; elles soni degradèes par les bergers, qui y me-
nent leur bètail: les pierres qui peuvent s'en arracher servent a construire des murs
de clòture, et plusieurs mème oyit etk démolies par les imbéciles, et superstitieux cher-
theurs de tresors eaches.
MEMORIA (')
Molti sono gii serittoii che parlarono dei misteriosi Nuraghi, di questi
stupendi monumenti che, anteriori ad ogni storia scritta, torreggiano nel
sardo suolo, e qaasi tante sono Ij opinioni quanti sono quelli che si accin-
sero a descriverli e deciferarH.
Sarebbe ormai una temerità di ritornare sopra questo argomento, dopo che
il eh. Conte Alb. Della-Marinsta ragionò tanto intorno ai medesimi con quella
assennatezza e pari erudizione con cui trattò le altre sarde antichità (1). Pure
10 senza timore oserò esternare la mia opinione su questi maravigliosi mo-
numenti che, fabbricati senza cemento alcuno, resistettero all'incalzo di tanti
secoli, ed appoggiato alla storia antica, ed alla critica, spero di spargere
qualche nuova luce sopra questi giganteschi avanzi della più rimota antichità
che hanno formato e formeranno sempre la maraviglia di tutti (2).
(*) Questa Monografia fu pubblicata nel !S54, ed indirizzata a S. Eccellenza il Ministro di
Slato, Conte D. Luigi (librario, in allora Ministro della Pubblica Istruzione : ma siccome da
quel tempo in qua si sono fatte altre scoperte dentro questi monumenti, perciò la presente ri-
stampa è arricchita di molte interessanti osservazioni le quali vengono -a confermare l'opinione
già da me emessa.
(1) V. Vojage en Sardaigne, etc. Voi 2. Paris 1840. Cap. Ili dalla pag. 36 a 159. V. pura
11 grande Atlante che va unito a questo 2 volume, dalla Tav. V a XV.
(2i II Valéry (Voyages en Corse, et en S;trdaigne, etc. Paris 1837, pag. 5!) si maravigliava
dell'indifferenza colla quale i Sardi guardano i detti monumenti, facendone poco conto. L'indif-
ference pour 14$ Npraghes est extreme; elles soni degradèes par les bergers, qui y me-
nent leur bètail: les pierres qui peuvent s'en arracher servent a construire des murs
de clòture, et plusieurs mème oyit etk démolies par les imbéciles, et superstitieux cher-
theurs de tresors eaches.