N. 6. Anno Vili. Gimmo 1862.
Scoperta di due tombe cartaginesi — Pitture sarde nel convento di
Fornii — Sul titolo di cerarius nelle iscrizioni antiche ■— Ultime
scoperte —- Iscrizioni latine — Aggiunta alla pag. 88.
SCOPERTA DI DUE TOMBE CARTAGINESI
Ognuno avrà osservato il «ran numero delle tombe sca-
vate nella roccia, e poste a tramontana della grotta della
Vìpera, che si distinguono dalle altre Romane per la loro
differente forma. Hanno quelle la figura d'un parallelogram-
mo, profonde più di 3 metri, nel di cui fondo sta praticata,
ad un lato, una piccola apertura, che conduce ad un an-
gusto stanzino alto e largo più d'un metro, e capace di
contenere due o tre cadaveri distesi.
Tutte queste sepolture già d'antica data furono violate,
meno qualcheduna rimasta inosservata, ne si poteva attri-
buire di positivo a quai popoli appartenessero, ne a qual
epoca rimontasse la loro antichità; e perciò molte opinioni
si manifestarono in proposito: alcuni greche le chiamavano,
altri cartaginesi, e qualche dotto forestiero non esitò di
chiamarle celtiche (1).
(l) Sull'influenza celtica nei monumenti sardi sepolcrali non si hanno com-
parazioni. Nei monumenti sardi di alta antichità hiso°na risalire ad una origine
asiatica, ciuè ai grandi movimenti dei Fenicj e Cananei che accaddero nei ve-
tustissimi temili. Questo è l'anello che lega cruci popoli che emigrarono da!!'O-
Scoperta di due tombe cartaginesi — Pitture sarde nel convento di
Fornii — Sul titolo di cerarius nelle iscrizioni antiche ■— Ultime
scoperte —- Iscrizioni latine — Aggiunta alla pag. 88.
SCOPERTA DI DUE TOMBE CARTAGINESI
Ognuno avrà osservato il «ran numero delle tombe sca-
vate nella roccia, e poste a tramontana della grotta della
Vìpera, che si distinguono dalle altre Romane per la loro
differente forma. Hanno quelle la figura d'un parallelogram-
mo, profonde più di 3 metri, nel di cui fondo sta praticata,
ad un lato, una piccola apertura, che conduce ad un an-
gusto stanzino alto e largo più d'un metro, e capace di
contenere due o tre cadaveri distesi.
Tutte queste sepolture già d'antica data furono violate,
meno qualcheduna rimasta inosservata, ne si poteva attri-
buire di positivo a quai popoli appartenessero, ne a qual
epoca rimontasse la loro antichità; e perciò molte opinioni
si manifestarono in proposito: alcuni greche le chiamavano,
altri cartaginesi, e qualche dotto forestiero non esitò di
chiamarle celtiche (1).
(l) Sull'influenza celtica nei monumenti sardi sepolcrali non si hanno com-
parazioni. Nei monumenti sardi di alta antichità hiso°na risalire ad una origine
asiatica, ciuè ai grandi movimenti dei Fenicj e Cananei che accaddero nei ve-
tustissimi temili. Questo è l'anello che lega cruci popoli che emigrarono da!!'O-