i4i
l'aveva idealo, come lo accenna il distico dell' epitafio in-
terno a man sinistra:
Quod credis Templum, quod saepe, viator, adoras
Pomptillae ciìieres, ossaque parva tegit (i).
G. Spano
SIGNIFICATO DELLA LEGGENDA CONOB
NELLE MONETE BIZANTINE
Nelf esergo del rovescio delle monete d'oro appartenenti
flgli imperatori bizantini trovasi la leggenda CONOB, che
ha dato materia ai nummògrafi di esporre varie opinioni
intorno al vero significato: il Cedreno dava ima spiega-
zione consistente nelle iniziali delle parole CiBiTa-sg O^vfg
NofjTjW OBe^tctvT BsysficiTiovi'. Questa spiegazione però non è
stata soddisfacente, e perciò altri ricorsero a meno sti-
racchiate e più facili dichiarazioni, separando la leggenda
in due parole abbreviate, cioè CONstantìnopoli ORsigna-
tùm, per denotare la zecca di Costantinopoli, o CONstan-
tinopolitanum Qlìrizum, ovvero GONflatum OBr/sww, per
significare la bontà dell'oro, cioè oro puro.
Questa spiegazione di separare il CON dall'OB per de-
notare la città ove fu coniata la medaglia, trova altri ri-
scontri in AQOB per la zecca di AQuileja, in TESOB
(i) Tralasciamo di riportare le iscrizioni bilingui di cui sono adorne le pareli
interne del colombajo che possono veuefsi nella citata opera del Della Marmora
( (ing. 486), e nella nostra Guida di Cagliari ( pag. 51o). Anche le due pianti,
che sorgono ai lati del lastrone hanno un significato sepolcrale, e pare che di
«sse faccia menzione l'epigrafista greco dicendo in bocca del consolle di Porn
ptilla, che le tue ceneri, o Pomptilla, fecondate dal/a rugiada siano tra.sfbr
mate in gigli ed in verdi [rondi, ove risaltino la rosa, lo zafferano ed i
sempre vivo amaranto, ecc.
l'aveva idealo, come lo accenna il distico dell' epitafio in-
terno a man sinistra:
Quod credis Templum, quod saepe, viator, adoras
Pomptillae ciìieres, ossaque parva tegit (i).
G. Spano
SIGNIFICATO DELLA LEGGENDA CONOB
NELLE MONETE BIZANTINE
Nelf esergo del rovescio delle monete d'oro appartenenti
flgli imperatori bizantini trovasi la leggenda CONOB, che
ha dato materia ai nummògrafi di esporre varie opinioni
intorno al vero significato: il Cedreno dava ima spiega-
zione consistente nelle iniziali delle parole CiBiTa-sg O^vfg
NofjTjW OBe^tctvT BsysficiTiovi'. Questa spiegazione però non è
stata soddisfacente, e perciò altri ricorsero a meno sti-
racchiate e più facili dichiarazioni, separando la leggenda
in due parole abbreviate, cioè CONstantìnopoli ORsigna-
tùm, per denotare la zecca di Costantinopoli, o CONstan-
tinopolitanum Qlìrizum, ovvero GONflatum OBr/sww, per
significare la bontà dell'oro, cioè oro puro.
Questa spiegazione di separare il CON dall'OB per de-
notare la città ove fu coniata la medaglia, trova altri ri-
scontri in AQOB per la zecca di AQuileja, in TESOB
(i) Tralasciamo di riportare le iscrizioni bilingui di cui sono adorne le pareli
interne del colombajo che possono veuefsi nella citata opera del Della Marmora
( (ing. 486), e nella nostra Guida di Cagliari ( pag. 51o). Anche le due pianti,
che sorgono ai lati del lastrone hanno un significato sepolcrale, e pare che di
«sse faccia menzione l'epigrafista greco dicendo in bocca del consolle di Porn
ptilla, che le tue ceneri, o Pomptilla, fecondate dal/a rugiada siano tra.sfbr
mate in gigli ed in verdi [rondi, ove risaltino la rosa, lo zafferano ed i
sempre vivo amaranto, ecc.