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pezzi di palma; cera benedetta ecc. Molli credono .che
dalla brevità delle parole abbiano preso il nome, ma è
più probabile che siano così ftkti da una aulica voce della
pi'uebia (i).
G. Spano.
SERPENTI CHE SI VEDONO SCOLAMI NELLE TOMBE
In alenai monumenti sardi occorre di vedersi dei ser-
penti scolpiti o nella facciata dei sarcofagi, coni' è quello
dell' anti sacrestia di S. Domenico, oppure nei frontoni delle
tombe. Ognuno sa d'esistere nella necropoli eli Cagliari il
colombajo di Atilia Pomptilla ( Bullet. pag. ii3) detto
comunemente la Grotta delle vipere, perchè nel lungo ar-
chitrave formato dalla stessa rupe esistono scolpiti due di
questi serpenti (2). Sono collocati uno per parte, in mezzo
a due are, due delle quali sono sopra il timpano scavato
in rilievo e con dentellamenti nel mezzo dello stesso archi-
trave, e due stanno nelle estremità, di modo clie le are
toccano le teste, e le code dei detti serpenti. In mezzo al
timpano od all'attico vi è una patera ed una specie di
prefericolo un poco guasto, e tra le code dei serpenti e
le are estreme sorgono due piante che terminano come a
teste di girasole, 0 di amaranto. Visitando questo monu-
mento singolare, la prima cosa che attira i nostri occhi
sono queste due strane figure che sembrano di non aver
relazione colla famiglia che si aveva eretto il monumento
(l) Secondo Festo erano così detti a praebendo remeditirn, o a prohibetiJo
malo. Colla sola mutazione delle lettere v in b da praebìa fu detto brevìa.
(s) V. Della Marmora, Voyage ecc. voi. 2 anlieliità p. 486, e Atlante Tav.
xxxv, n. i. Anticamente era chiamata spelonca del Re, e spelonca di Er-
cole. Al tempo del Vitale eia abitala da povere famiglie ( Propu^n. p. 3i«).
pezzi di palma; cera benedetta ecc. Molli credono .che
dalla brevità delle parole abbiano preso il nome, ma è
più probabile che siano così ftkti da una aulica voce della
pi'uebia (i).
G. Spano.
SERPENTI CHE SI VEDONO SCOLAMI NELLE TOMBE
In alenai monumenti sardi occorre di vedersi dei ser-
penti scolpiti o nella facciata dei sarcofagi, coni' è quello
dell' anti sacrestia di S. Domenico, oppure nei frontoni delle
tombe. Ognuno sa d'esistere nella necropoli eli Cagliari il
colombajo di Atilia Pomptilla ( Bullet. pag. ii3) detto
comunemente la Grotta delle vipere, perchè nel lungo ar-
chitrave formato dalla stessa rupe esistono scolpiti due di
questi serpenti (2). Sono collocati uno per parte, in mezzo
a due are, due delle quali sono sopra il timpano scavato
in rilievo e con dentellamenti nel mezzo dello stesso archi-
trave, e due stanno nelle estremità, di modo clie le are
toccano le teste, e le code dei detti serpenti. In mezzo al
timpano od all'attico vi è una patera ed una specie di
prefericolo un poco guasto, e tra le code dei serpenti e
le are estreme sorgono due piante che terminano come a
teste di girasole, 0 di amaranto. Visitando questo monu-
mento singolare, la prima cosa che attira i nostri occhi
sono queste due strane figure che sembrano di non aver
relazione colla famiglia che si aveva eretto il monumento
(l) Secondo Festo erano così detti a praebendo remeditirn, o a prohibetiJo
malo. Colla sola mutazione delle lettere v in b da praebìa fu detto brevìa.
(s) V. Della Marmora, Voyage ecc. voi. 2 anlieliità p. 486, e Atlante Tav.
xxxv, n. i. Anticamente era chiamata spelonca del Re, e spelonca di Er-
cole. Al tempo del Vitale eia abitala da povere famiglie ( Propu^n. p. 3i«).