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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 8.1862

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Martini, P.: I barbaracini e gli iliesi
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Detlefsen, D.; Spano, Giovanni: Epitafio sardo scoperto nella via latina
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https://doi.org/10.11588/diglit.10807#0059

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dergli, donde nacquero fra i Barbaracini grandi dissensioni
promosse dall' ambizione di comando. Per ispegnerle i
Barbaracini presero il partito di eleggere a loro duce
quello degli Iliesi appellato Ospitone, venuto in gran nome
per la sua potenza e forza personale (A. 581). Perlochè
(non faccio altro che tradurre in italiano le parole del
cronista latino). « Questi due popoli quasi d'una stessa in-
» dole si unirono insieme e presero a formare una stessa
» razza per causa dell'amicizia, della vicinanza, e dei ma-
» trimonj, e del reciproco commercio, e cessarono dalle
» brighe, dagli odii o dalle rapine, che con frequenza, per
» la vicinità delle montagne succedevano : e i Barbaracini
» particolarmente informandosi al migliore e più colto vi-
» vere degli Iliesi lasciarono d'infestare le città ed i popoli
» vicini. Anzi per la persuasione di Ospitone, i Barbaracini
o insieme cogli Iliesi si convertirono alla fede di Cristo ; e
» d' allora in poi questi due popoli e razze unite in quel
» modo ritennero il nome di Barbaracini, quantunque non
» tutti fossero barbaracini, nè barbaro alcuno di loro, ed
» in vece fossero veri cristiani, come le altre popolazioni, n
Giova qui d' aggiungere che la vera ragione dell' effet-
tuata fusione deve riporsi nell' elemento religioso. Non
poteva essere a meno che una religione di fratellanza e
d' amore, qual è la cristiana, delle due razze facesse una
sola famiglia, e le togliesse dalle malvagie costumanze.

P. Martini

EPITAFIO SARDO SCOPERTO NELLA VIA LATINA

Nel Bullettino dell' Instituto di corrispondenza archeolo-
gica di Roma, num. 12 di dicembre 1861, alla classe mo-
numenti, p. 249, viene riportato un epitafio di famiglia
 
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