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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 8.1862

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Spano, Giovanni: Anfiteatro di Cagliari, e spettacoli che in esso si facevano, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10807#0074

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Il popolo sdegnato per aver interrotto il sanguinoso di-
vertimento, Io aoimazzò, e quegli accolse la palma del
martirio. Da questo fatto l'imperatore Onorio soppresse
per sempre questi spettacoli in tutti gli anfiteatri dell'im-
pero; sebbene non ebbero totalmente fine che nel secolo V
sotto il Re Teodorico (i). Per soffocare tali nefandezze
era necessario che in quelle arene scorresse il sangue dei
martiri, che per mezzo della croce restituirono l'uomo alla
sua dignità!

Conchiudiamo quest'articolo sull'anfiteatro di Cagliari
con quei pensieri che ci -venivano alla mente, e ci scende-
vano nel cuore, ogni qualvolta andammo a visitarlo. La
stessa impressione ci faceva visitando il colosseo di Roma,
e quelli di Pozzuoli, di Pompei, di Capua, di Verona e
di vani altri. Ci sembrava di sentire ed allo stesso tempo
d'inorridirci, gli applausi pei gladiatori che soccombevano
con bella grazia; e più le grida ed i vituperj per quelli
che morivano da codardi; come al contrario ci inteneriva
il pensare ai sospiri degli eroi della fede, e ci pareva di
sentire i loro cantici a Dio mescolati coi ruggiti dei leoni,
e colle imprecazioni d'un popolo abbrutito nell'errore del
paganesimo (2).

L'aspetto finalmente di questo anfiteatro, e dell'arena
fertilizzata dal sangue dei martiri, ogni volta che lo visi-
tammo ci infondeva nell'anima un' impressione di vivi sen-
timenti, e volando col pensiero all' arena dell'anfiteatro

Ci) Fin ibi tempo di Costantino si pubblicò un editto col quale erano proibì li
questi spettacoli di sangue umano, e quelli che erano degni di pena di morte, fos-
sero condannati alle miniere, invece delle bestie nell'arena.

(2) Nella VII persecuzione della Chiesa (23o) sotto l'imperai. Decio, la feroce
moltitudine gridava nei giuochi dell'anfiteatro, e non vi hanno più dei cristiani ?
Ecco lì dei leoni, clic restano inoperosi. In memoria del tanto sangue sparso dai
Cristiani, Benedetto XIV piantò la croce nell'arena., ed attorno eresse i-? oratorj
per celebrarvi le stazioni della via crucis ogr.'i domenica dell'anno, con indulgenza
di 200 giorni. Per tal oggetto vi è instituita una compagnia col nome di confrater-
nita della via crucis.
 
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