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DellaValle, Guglielmo
Lettere Senesi Di un socio dell' Accademia di Fossano Sopra Le Belle Arti (Band 3) — Roma, 1786 [Cicognara, 1217-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0308

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300 N O T I Z I E

tìa Baldassarre apprese T architettura, e la prospettiva , e da Gio, An-
tonio la pittura, ed il colorito ; perchè di slio sono le case de’ Gu-
glielmi (i) nel casato , la chiesa di S. Giuseppe , la cappella de’ Mura-
tori in duomo, ed il palazzo de’ Francesconi in Camoliìa ; fece moite
belle prospettive in Siena , in particolare quella della commedia deli5
Ortensio , recitata alla presenza di Carlo V. ; ne fece molte in Lucca,
dove stette molto tempo dopo la guerra di Siena , e vi fu amato da_.
queìla nobiltà , mostrandole ii disegno , la prospettiva, e fortisicazione»
Di suo sono molte pitture , in Duomo ia cappella de’ Muratori, in San-
ta Croce s invenzione deiia Croce, la Natività in S. Salvatore, l’ alta-
re della cappella rossa per andare all’ osservanza . II Confalon di Valle 3
11 catale.tto di S. Ansano , la Natività del Carmine , ma però non fini-
ta , e moite altre pitture particolari . Eccedè gli aitri pittori di suo tera-
po nel far ritratti, e se stesso neì sare quello di D. Diego di Mendoz-
za, che diede occasione a’ poeti di far molte poesie, fra le quali ne fu-
rono alcune satiriche, non contro s arte , ma contro s originale . Fia
tanto inclinato a giovare il prossimo, ed in particolare nels imparare a
disegnare a’ Giovani di qualunque grado , che venendo a rnorte meritò
da essi, a loro spese vestiti di vesti lugubri , esser portato alla sepol-
tura e con cere, ed altri onori seppellito , fu travagliatissimo da’ dolo
ri, a tal che lo tennero stroppiato per moiti anni . Fu parziaiissimo
del suo Maestro, e suocero , e nelle comparàzioni tra esso , e Mecca-
rino, sempre lo preferiva, dicendo gli eccessi, e ie perfezioni nelsar-
te di qu-elio, e di questo poi ponendo ildifetto. Fu uomo , che se non
avesse speso, e perso il tempo nels alchimia, sarebbe stato un eserr>
pio di queglì uomin"i, che devono esser eletti per ammaestrare la gio-
ventìi iiella professione, e costumi. Morì povero lasciando due figlie,
una delie quali si monacò, s altra si maritò a Pompilio Sellaro , uomo
commodo, ed onorato ^ . G. Mancmi

Baldinucci riferisce, che il Riccio più quadri dipinse , che furon
mandati in diverse provincie ; e che s opere del Bigio , e del Tozzo
pittori Sanesi , e buoni professori sono in essa Città di Siena ; ma non
mi è ritiscito vederle ; seppure di costoro non sono due quadri , uno
de'quali è in casa del Sig. Cav. Antonio Pieri, e una Venere cheèpres*
so il Sig. Giulio Ciani ; perchè la maniera, con cui 1 detti quadri so»
no dipinti, partecipa del fare di Razzi, di Meccherino, e del Riccio ,
epptire non è precisamente d’ aleuno di questi pittori ; Baldinucci scri-
ve, che fit discepolo del Riccio Michelagnolo Anselmi Cittadino Sane-
se , 11 quale fece la pittura dels altar maggiore di FonteGiusta, e nel-
la Madonna della Steccata co’ cartoni di Giulio Romano colorì la sto-
na della coronazione di essa Vergine , ed in una nicchia s adorazione

de*

(i) Supposto vero ciò che di queati edifìzi scrive il Mancini , essi con poco fon-
damen to si attribuiscono a Baldassarre , tanto piu , che sebbene non siano privi di buoiy
gusto , pure vi si desidera la sobrictà, e la castigatezza che questo ottirno maestro mo-
stra ia quelli, che sono ser.za fallo stioi,
 
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