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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0382
374 N O T I Z I E
mezzo è un Dio Padre in sembianza di vecchio venerando3 che si na-
sconde tra le nubi trasparenti , Questa 5 ripeto5 non solo mi pare Isu
più bella pittura di quest’ artefice , ma ancora una delle prime della
scuola Sanese ; poichè l’ occhio è così pago di contemplarla 5 che vi
trova sempre nuovi incanti? nè gli si lascia luogo a desiderare alcuna
di quella parti 5 che concorrono a fare una bella opera » Fece poi per
la c.appella di S. Gio, Battista nel Duomo tre storie a fresco ; in una del-
le quali rappresentò il battesimo di S. Giovanni a Cristo N. S. con bel-
lissima grazia con alcuni Angioletti, veramente di Paradiso. La seconda
è delia Visitazione 5 ed è anche ben condotta. La terza rappresenta la
decollazione di S. Gio. Battista e tiene del fare del Pinturicchio . II Ru-
stici spargeva le grazie in tutto ciò che dipingeva 3 e l’ architettura 3
che quì fece 3 ne ha la parte sua .
NOTIZIE D I MATTEO
D S I E T I T T O H E
ALL' ILLUSTISSIMO, £ REVERENDI SSIMO
MONSIGNORE ZON DADARI
IMunzìo a Brusselles.
FIN d’ allora quando voi collocato dal Sommo Pontefice alla guar-
dia della fede in faccia all’ Affrica 3 e in un’ isola 5 in cui si rac-
coglie il fiore dei Guerrieri d’ Europa per reprimere gl’ insulti de’
barbari contro i Cristiani 5 sin d’ allora io aveva risoluto di indirizzarvi
una di queste mie lettere ; ma quando vi conobbi 5 e vi trovai così
amabile5 e così instruito nelle arti 5 e nelle scienze 5 mi rallegrai meco
stesso nell’ essermi presagito in esso Voi un uomo rispettabile 5 e de-
gno di ogni onore . À1 compimento de’ miei desiderj non resta 5 che
il benigno vostro gradimento della mia verace servitù 5 ed cssequio .
^ Sono stati numerosi gli ingegni 5 che l’antica 5 e nobil città
di Siena al genio della pittura ha prodotti ; e come essa 5 e Roma han-
no comune 1’ insegna della Lupa 5 cosi quella per continuo corso di
tempo ha comunicato a questa i suoi industriosi allievi5 e ne ha sem-
pre illustrata questa mia patria 5 che è madre 5 e nutrice dellc arti s
e delle virtù . E però ora favelleremo d’ un pittore da Siena assai pra-
tico 5 e buono in far paesi 5 e prospettive 5 che Matteo nominossi 5 e_s
nella seconda sala ducale, ove si danno i cappelli agli eminentissimi 9
e nelle opere di pi.ttura5 che furono fatte d’ordine del Pontefice Gre-
gorio XIII. colorì i paesi delle quattro stagioni 5 sopra la porta di den*
tro;
mezzo è un Dio Padre in sembianza di vecchio venerando3 che si na-
sconde tra le nubi trasparenti , Questa 5 ripeto5 non solo mi pare Isu
più bella pittura di quest’ artefice , ma ancora una delle prime della
scuola Sanese ; poichè l’ occhio è così pago di contemplarla 5 che vi
trova sempre nuovi incanti? nè gli si lascia luogo a desiderare alcuna
di quella parti 5 che concorrono a fare una bella opera » Fece poi per
la c.appella di S. Gio, Battista nel Duomo tre storie a fresco ; in una del-
le quali rappresentò il battesimo di S. Giovanni a Cristo N. S. con bel-
lissima grazia con alcuni Angioletti, veramente di Paradiso. La seconda
è delia Visitazione 5 ed è anche ben condotta. La terza rappresenta la
decollazione di S. Gio. Battista e tiene del fare del Pinturicchio . II Ru-
stici spargeva le grazie in tutto ciò che dipingeva 3 e l’ architettura 3
che quì fece 3 ne ha la parte sua .
NOTIZIE D I MATTEO
D S I E T I T T O H E
ALL' ILLUSTISSIMO, £ REVERENDI SSIMO
MONSIGNORE ZON DADARI
IMunzìo a Brusselles.
FIN d’ allora quando voi collocato dal Sommo Pontefice alla guar-
dia della fede in faccia all’ Affrica 3 e in un’ isola 5 in cui si rac-
coglie il fiore dei Guerrieri d’ Europa per reprimere gl’ insulti de’
barbari contro i Cristiani 5 sin d’ allora io aveva risoluto di indirizzarvi
una di queste mie lettere ; ma quando vi conobbi 5 e vi trovai così
amabile5 e così instruito nelle arti 5 e nelle scienze 5 mi rallegrai meco
stesso nell’ essermi presagito in esso Voi un uomo rispettabile 5 e de-
gno di ogni onore . À1 compimento de’ miei desiderj non resta 5 che
il benigno vostro gradimento della mia verace servitù 5 ed cssequio .
^ Sono stati numerosi gli ingegni 5 che l’antica 5 e nobil città
di Siena al genio della pittura ha prodotti ; e come essa 5 e Roma han-
no comune 1’ insegna della Lupa 5 cosi quella per continuo corso di
tempo ha comunicato a questa i suoi industriosi allievi5 e ne ha sem-
pre illustrata questa mia patria 5 che è madre 5 e nutrice dellc arti s
e delle virtù . E però ora favelleremo d’ un pittore da Siena assai pra-
tico 5 e buono in far paesi 5 e prospettive 5 che Matteo nominossi 5 e_s
nella seconda sala ducale, ove si danno i cappelli agli eminentissimi 9
e nelle opere di pi.ttura5 che furono fatte d’ordine del Pontefice Gre-
gorio XIII. colorì i paesi delle quattro stagioni 5 sopra la porta di den*
tro;