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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0463
DI GIUSEPFE NASINI. 455
non gli si facesse violenza ; onde presolo con se il padre 5 gliene diede
i principj , e poi seco condoctolo a Roma gli propose i più bei modelli
da imitare . Specialmente acquistossi fama per i ritratti somigIiantissimi3
che fece in Roma j e altrove . Le sue opere sono note? e si conoscono
essere verso il fine delia scuoia Sanese .
CARATTERE PARTICOLARE DELLA SCUOLA SANESE .
A L CHIARISSIMO SIGNORE.
URBANO URBANI
zAssessore di Giustizia in Firenze.
UN molesto rafireddore, non senza alterazione febbrile mi stona
ora il capo che nello scrivere questa lettera, dovrebbe essere
più che mai a sesto,e tranquillo . Ciò non ostante è si grande
E opinione della vostra moderazione da me concepita quando dapprima
vi conobbi nei giorni Santi dell’anno 1779., che passammo insieme_j-
nella verace solitndine di Gavilie in Valdarno , appresso ii Signor Pie~
vano vostro degnissimo fratello, che non dubito punto di appellarmi
al vostro tribunale per una causa, che pende tuttavia per un filo, tra
Firenze e Siena ; cioè se a questa città debba accordarsi una scuoja dif-
ferente notabilmente dalla celebratissima di quella ; e se possa la scuola
Sanese stare al paragone della Fiorentina . Voi per avventura comincia»
rete dal ridere di me, e della lite che muovo , ma pregovì considerare
alle tante liti , che una troppo prolungata dissensione introdusse per
fin nels ossa di queste due Città , emole per molti secoli, e nemiche
fierissime . Quindi è che se voi con il vostro incorrotto giudizio pesando
questi miei scritti decideste, che Siena, anche prima di Firenze ha_.
nella sua storia deì nomi di artesici considerevoli per I’ età , in cui essi
vissero , e che questi fioriti in ogni età, in gran mrmero mostrano nelle
loro opere uno stile da tutt’ altra fonte derivato che non dall’Arno,
si togliercbbe quasi affatto quel resto di ruggine, che uno smodato spi-
rito di patriotismo induce ancora in pochi Fiorentini dels età nostra.
Certamente non v’ è da temere ai giorni nostri che questa ruggine pos*
sa stimolare cotanto glì animi divisi, che si debbano per essi rivedere
le funeste giornate di Montaperto, e di Camollia* può bensl far parere
che disruggendosi ora i pregiudizj vecchi per far luogo forse a peggiori,
Firenze nel secolo XVIII. pensi come pensava nel XIIL
Fuggirò il più che posso l’ odio che nascere suole dai confronti,
mirando unicamente alla verità. Quale utile può derivare agli uomini
fomentando discordie ì A mio parere gli ultimi editori dell’ opere di
M. Nic-
non gli si facesse violenza ; onde presolo con se il padre 5 gliene diede
i principj , e poi seco condoctolo a Roma gli propose i più bei modelli
da imitare . Specialmente acquistossi fama per i ritratti somigIiantissimi3
che fece in Roma j e altrove . Le sue opere sono note? e si conoscono
essere verso il fine delia scuoia Sanese .
CARATTERE PARTICOLARE DELLA SCUOLA SANESE .
A L CHIARISSIMO SIGNORE.
URBANO URBANI
zAssessore di Giustizia in Firenze.
UN molesto rafireddore, non senza alterazione febbrile mi stona
ora il capo che nello scrivere questa lettera, dovrebbe essere
più che mai a sesto,e tranquillo . Ciò non ostante è si grande
E opinione della vostra moderazione da me concepita quando dapprima
vi conobbi nei giorni Santi dell’anno 1779., che passammo insieme_j-
nella verace solitndine di Gavilie in Valdarno , appresso ii Signor Pie~
vano vostro degnissimo fratello, che non dubito punto di appellarmi
al vostro tribunale per una causa, che pende tuttavia per un filo, tra
Firenze e Siena ; cioè se a questa città debba accordarsi una scuoja dif-
ferente notabilmente dalla celebratissima di quella ; e se possa la scuola
Sanese stare al paragone della Fiorentina . Voi per avventura comincia»
rete dal ridere di me, e della lite che muovo , ma pregovì considerare
alle tante liti , che una troppo prolungata dissensione introdusse per
fin nels ossa di queste due Città , emole per molti secoli, e nemiche
fierissime . Quindi è che se voi con il vostro incorrotto giudizio pesando
questi miei scritti decideste, che Siena, anche prima di Firenze ha_.
nella sua storia deì nomi di artesici considerevoli per I’ età , in cui essi
vissero , e che questi fioriti in ogni età, in gran mrmero mostrano nelle
loro opere uno stile da tutt’ altra fonte derivato che non dall’Arno,
si togliercbbe quasi affatto quel resto di ruggine, che uno smodato spi-
rito di patriotismo induce ancora in pochi Fiorentini dels età nostra.
Certamente non v’ è da temere ai giorni nostri che questa ruggine pos*
sa stimolare cotanto glì animi divisi, che si debbano per essi rivedere
le funeste giornate di Montaperto, e di Camollia* può bensl far parere
che disruggendosi ora i pregiudizj vecchi per far luogo forse a peggiori,
Firenze nel secolo XVIII. pensi come pensava nel XIIL
Fuggirò il più che posso l’ odio che nascere suole dai confronti,
mirando unicamente alla verità. Quale utile può derivare agli uomini
fomentando discordie ì A mio parere gli ultimi editori dell’ opere di
M. Nic-