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DellaValle, Guglielmo
Lettere Senesi Di un socio dell' Accademia di Fossano Sopra Le Belle Arti (Band 3) — Roma, 1786 [Cicognara, 1217-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0462

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454 N O T I Z I E

allora allora escito dalla toelletta , viene accomiatato da questa vita ,
e muore ; alcuni demonj portansene a casa ioro l’ anima 5 e un Angiolo
fulminante gs insegue , e caccia. L’altra vicina scena è dipinta sul gu-
sto di quell’ uomo dabbene, che Erasmo descrisse moribondo senza_i
tanta assistenza, e lusso . Una crocetta di legno presentatagli da un
Cappuccino , una jstuoja 3 un cencio ne sono l’ apparato. 11 languente
steso per terra pare rasserenarsi all’ annùnzio della morte , che egli mira
come il termine de’ suoi stenti ; infatti si vede la di lui anima portata
al Cielo . 11 Nasini quì sciolse il freno alla sua fantasìa, e fece diversi
cadaveri nei diversi stati, che precedono la putrefazione, e io sciogli*
mento . Pose poi il giudizio finale sopra l’inferno ; i’atto del Giudi-
ce , che fulmina i rei, e de’ SS. che gli fanno eco, non è senza espres-
sione . L’ inferno poi è un vero casa del diavolo, un orrore , e una
confusione , contorcimenti , rabbie , disperazioni ; toitane una donna mor-
sicata da un serpe , la quale pare che esca allora da un bagno di rose;
tanto è intatta, e fresca . Nel Paradiso poi regna la calma ; il pittore
lo riempì di Santi Sanesi. In una tela a parte fece nel medesimo palaz-
zo la strage degli innocenti. Nel medesimo stile più forte sul gusto del
Cortonese fece nel Collegio Tolommei alcune storie grandi , che fanno
buon efìetto ; principalmente una che rappresenta la sorpresa di Baldas-
sarre quando sedendo a cena lietamente, vide all’improvviso una mano
passando per l’atrio ricco di colonne , e di portico segnare sull’ opposta
parete alcuni caratteri sconosciuti, e riempirlo d’ incertezza, e di ter-
rore ; quasi un fulmine , che rompe le nubi addensate strisciando per
esse con fosca luce, si vede la traccia della mano, che scrive . L’ effet-
to del tutto insieme è grande certamente . Tale è il S. Rocco , che fece
per S.Francesco. Prese poi a imitare Guido Reni ; poichè di questo
delicatissimo artesice vi è in Siena la circoncisione di Gesii Bambi-
no , con alcuni Angeli ministri, veramente divini ; e di maniera più
dolce dipinse la volta di S. Caterina, sopra a Fontebranda, vi si vede
la sua feeondità nell’ immaginare tanta gloria di Santi posti in atteg-
giamenti diversi . E nella sala de’ Signori Petrucci dove Vincenzo Ferrati
fece 1’ arc.hitettura, colorì vagamente la storia di Galatea , ed Aci sul
cocchio, ed egli pare che dica :

cjam Galatea roeni nitidmn caput exere ponto.

Vi unì altra favola, e a chiaro-scuro I'Ercole Farnese , Queste pit-
ture costarono 700. scudi, e in essa Nasini pose gran diligenza, e amo-
re . Molte altre pitture per diversi publici luoghi, e privati di Siena >
e altre Città egli fece, come in Roina per i Signori Duchi di Bracciano
alcuni fraschi nella loro Cappella di S. Antonio, eretta in Ss.Apostoli,
e per altri altrove , che per brevità si tralasciano.

II citato Niccolò Pio a pag. 257. scrive che Appollonio Nasini siglio
di Giuseppe nacque in Firenze l’anno 1697., e che mandato dal padre
a Siena nel seminario di S. Giorgio attese allo studio delle lettere , ma
sentendo il Gran Duca la di lui inclinazione per Ja pittura volle , che

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