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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0237
DI DOMENICO BECCAFUMU 225)
uguali. V uso , che in Siena era in pratica nel secolo XVI. di unire al-
la dote delle Spose un ovato, o altro dipinto de’migliori maestrifece>
che in varie case nobili se ne trovino e di Meccarino > e di altri mi-
gliori in numero considerevole ,
NOTIZIE DI GIO. ANTONIO RAZZI
D *A V E C E L L I T I T T 0 I\ E .
A SUA ECCELLENZA
D. CARLO DI PERRONE
Conte di S. Martìno , Barone di Quart > e Sìgnore di S. Vin»
cenzo > Cavaliere del Supremo Ordine della Ss. zMnnun-
ziatay Ca'i/.Gran Croce &c. Ministro > e primo Se-
gretario di Stato per gli aff’ari esterì
DI SUA MAESTA’ ILRE DI SARDEGNA;
CON i sentìmenti di Patriotismo i piu ragionevoli > e i piìi lieti
rendo alla patria> e a Voi io presento un Pittore de’ piìi iJIustri
deli’aureo secoJo XVI. > e nel renderlo alla Patria, a Voi lo
presento a iite decisa > e incontrastabiie . So quanto facile sia Jo in-
gannarsi in così fatti giudizj ; ma sò pur anche essere d’ Uomo spregiu-
dicato > e ragionevole restare convinto alle prove della critica piu seve°
ra . CVuegli > che vi presento > o Signore 3 è Giovanni Antonio Razzi da
Verceili 5 dal grande > e Ottimo Papa Leone X. fatto Cavalìere > da Car-
lo V. creato Conte Palatino, dai Sanesi onorato della Cittadinanza >
amato, e stimato da Agostino Chigi > e da tutti i personaggj di ri-
guardo > che lo conobbero, e ne videro le opere maravigliose : le quali
distinzioni tanto piu ridondano in onore suo> quanto che vennero da
Sovrani illuminatì, nell’età dì molti altri celebratissimi artefici. Egli fu
Vercellese anche un secolo dopo che Ia morte lo invidiò al Piemonte ,
quando il P. Ugurgieri > il Baldinucci, e altri pochi, i quali si impre-
starono a vicenda gli scritti, e gli errori > con una critica puerile > e
jnsieme audace contro ogni diritto lo tolsero alla Patria. Ritorni ora-
mai al suo seno nativo , e col patrocinio vostro si umilii qual suddito
all’ Ottimo nostro Clementisslmo Sovrano > acciocchè me con esso be-
nignamente accolga «
NOTI-
uguali. V uso , che in Siena era in pratica nel secolo XVI. di unire al-
la dote delle Spose un ovato, o altro dipinto de’migliori maestrifece>
che in varie case nobili se ne trovino e di Meccarino > e di altri mi-
gliori in numero considerevole ,
NOTIZIE DI GIO. ANTONIO RAZZI
D *A V E C E L L I T I T T 0 I\ E .
A SUA ECCELLENZA
D. CARLO DI PERRONE
Conte di S. Martìno , Barone di Quart > e Sìgnore di S. Vin»
cenzo > Cavaliere del Supremo Ordine della Ss. zMnnun-
ziatay Ca'i/.Gran Croce &c. Ministro > e primo Se-
gretario di Stato per gli aff’ari esterì
DI SUA MAESTA’ ILRE DI SARDEGNA;
CON i sentìmenti di Patriotismo i piu ragionevoli > e i piìi lieti
rendo alla patria> e a Voi io presento un Pittore de’ piìi iJIustri
deli’aureo secoJo XVI. > e nel renderlo alla Patria, a Voi lo
presento a iite decisa > e incontrastabiie . So quanto facile sia Jo in-
gannarsi in così fatti giudizj ; ma sò pur anche essere d’ Uomo spregiu-
dicato > e ragionevole restare convinto alle prove della critica piu seve°
ra . CVuegli > che vi presento > o Signore 3 è Giovanni Antonio Razzi da
Verceili 5 dal grande > e Ottimo Papa Leone X. fatto Cavalìere > da Car-
lo V. creato Conte Palatino, dai Sanesi onorato della Cittadinanza >
amato, e stimato da Agostino Chigi > e da tutti i personaggj di ri-
guardo > che lo conobbero, e ne videro le opere maravigliose : le quali
distinzioni tanto piu ridondano in onore suo> quanto che vennero da
Sovrani illuminatì, nell’età dì molti altri celebratissimi artefici. Egli fu
Vercellese anche un secolo dopo che Ia morte lo invidiò al Piemonte ,
quando il P. Ugurgieri > il Baldinucci, e altri pochi, i quali si impre-
starono a vicenda gli scritti, e gli errori > con una critica puerile > e
jnsieme audace contro ogni diritto lo tolsero alla Patria. Ritorni ora-
mai al suo seno nativo , e col patrocinio vostro si umilii qual suddito
all’ Ottimo nostro Clementisslmo Sovrano > acciocchè me con esso be-
nignamente accolga «
NOTI-