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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0411
DI N ICOLO’ TORNI OLI . 403
La prima è nella dogana , e rappresenta la chiamata di Matteo, il quale
allavoce, e al cenno imperioso del Redentore , abbandona il telonio 5 e
l’ usura per seguitarlo . L’ altra notai in casa de’ Signori Gallerani, e
rappresenta Erminia,che medica Tancredi ferito,con moita espressione »
NOTIZIE DI MARIO ARCONIO
AL CHIARISSIMO SIÒNORE
1L SIGNOR ABBATE CONTE GROS
MArio Arconio , che dal BagHoni è scritto Romano, nac-
que in Siena, e diedesi al disegno sotto la disciplina del
CavaJiere Francesco Vanni Sanese , e co’ suoi studj in_«
qualche parte imparò la pittura ; ma credendo di non cì far prolitto ,
nè avendo talento secondo il suo desiderio si risolse tralasciarla, ed
attendere all’architettura, alla quale si sentiva piu inclinato, ed era por-
tato dal genio ; ed in questa prosessione vi fece assai buon profitto»
Andò a Roma ancor giovanetto e col tempo nella Villa de Sannesij
fuori della porta del Fopolo a man manca per la via detta Flaminia^
fece col suo proprio disegno la porta di pietre, con assai belli capricci ,
con diversi adornamenti, ed altre belle fabbriche di dentro. E per I
medesimi Sannesij in borgo presso S. Spirito nel giardino , e nel casino la
porta è sua architettura . E suo nella chiesa di S. Isidoro il disegno delF
altar maggiore di marmi assai ricco , e bene adorno, e diede compi-
mento alla chiesa, ed al convento ; opera incominciata d1 Antonio Ca~
sini per comodità de padri riformati di S. Francesco della nazione d’Ir-
landa . E con suo ordine fu fatta la cappella nella Madonna della Vit-
torla dell’Avvocato Merenda con suo altare con vari abbellimenti di
mistij, ed adornamento di stucchi assai ricca . Alla sua casa vicina a
Spoglia Cristo hà fatto una porta con sua arringhiera assai graziosa, ed
ancora sopra la porta della Chiesa vicino alla sua dipinse per bizzarria
una Madonna col Figlio in braecio a fresco, dalla quale quella con.tra-
da hora è detta di S. Maria in Campo Carlèo . Servì D. Pavolo Gior-
dano Orsini Duca di Bracciano per suo architettore, e si andava affa-
ticando; e viveva meglio che poteva, per quando gli venne voglia d’ en-
trare in corte, e si accomodò col Cardinale Camillo Borghesi Vicario
del Papa, da cui fu molto ben visto , e per l’ affetto che gli portava
lo fece suo coppiere, e spesso lo visitava .ancora in carnera propria a
vederlo lavorare con suo gran gusto. E durò alcun tempo con questa
famigliarità a trattenervisi, ed esercitare il suo talento ; ma dopo alcuni
anni gli venne voglia di cambiar fortuna, e supplicò il Cardinale Bor-
ghese , che lo voìesse ajutare appresso il Marchese Sannesio , al!ora_.
E e e 2 favori-
La prima è nella dogana , e rappresenta la chiamata di Matteo, il quale
allavoce, e al cenno imperioso del Redentore , abbandona il telonio 5 e
l’ usura per seguitarlo . L’ altra notai in casa de’ Signori Gallerani, e
rappresenta Erminia,che medica Tancredi ferito,con moita espressione »
NOTIZIE DI MARIO ARCONIO
AL CHIARISSIMO SIÒNORE
1L SIGNOR ABBATE CONTE GROS
MArio Arconio , che dal BagHoni è scritto Romano, nac-
que in Siena, e diedesi al disegno sotto la disciplina del
CavaJiere Francesco Vanni Sanese , e co’ suoi studj in_«
qualche parte imparò la pittura ; ma credendo di non cì far prolitto ,
nè avendo talento secondo il suo desiderio si risolse tralasciarla, ed
attendere all’architettura, alla quale si sentiva piu inclinato, ed era por-
tato dal genio ; ed in questa prosessione vi fece assai buon profitto»
Andò a Roma ancor giovanetto e col tempo nella Villa de Sannesij
fuori della porta del Fopolo a man manca per la via detta Flaminia^
fece col suo proprio disegno la porta di pietre, con assai belli capricci ,
con diversi adornamenti, ed altre belle fabbriche di dentro. E per I
medesimi Sannesij in borgo presso S. Spirito nel giardino , e nel casino la
porta è sua architettura . E suo nella chiesa di S. Isidoro il disegno delF
altar maggiore di marmi assai ricco , e bene adorno, e diede compi-
mento alla chiesa, ed al convento ; opera incominciata d1 Antonio Ca~
sini per comodità de padri riformati di S. Francesco della nazione d’Ir-
landa . E con suo ordine fu fatta la cappella nella Madonna della Vit-
torla dell’Avvocato Merenda con suo altare con vari abbellimenti di
mistij, ed adornamento di stucchi assai ricca . Alla sua casa vicina a
Spoglia Cristo hà fatto una porta con sua arringhiera assai graziosa, ed
ancora sopra la porta della Chiesa vicino alla sua dipinse per bizzarria
una Madonna col Figlio in braecio a fresco, dalla quale quella con.tra-
da hora è detta di S. Maria in Campo Carlèo . Servì D. Pavolo Gior-
dano Orsini Duca di Bracciano per suo architettore, e si andava affa-
ticando; e viveva meglio che poteva, per quando gli venne voglia d’ en-
trare in corte, e si accomodò col Cardinale Camillo Borghesi Vicario
del Papa, da cui fu molto ben visto , e per l’ affetto che gli portava
lo fece suo coppiere, e spesso lo visitava .ancora in carnera propria a
vederlo lavorare con suo gran gusto. E durò alcun tempo con questa
famigliarità a trattenervisi, ed esercitare il suo talento ; ma dopo alcuni
anni gli venne voglia di cambiar fortuna, e supplicò il Cardinale Bor-
ghese , che lo voìesse ajutare appresso il Marchese Sannesio , al!ora_.
E e e 2 favori-