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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0458
450 N O T I Z I E
pm mostrò la sua vivezza , spesso licenziosa, fu nelle macchine de’fuo-
chi artifiziali, che egli diresse per molti anni, come architetto di casa
Colonna per l’ annua Chinea . Decorò l’ altar maggiore della chiesa_«
deli’Anima , come se fosse un tempio di Bacco , e i deputati Tedeschi
nol vollero piìi per architetto di queila loro chiesa . Fu dichiarato ar-
chitetto di S. Pietro, e Cavaliere dello speron d’oro ; ma non ebbe_i
altra occasione , che di adornare F altare deila cappelia Quirinale . In.
Sinigaglia la chiesa, e la casa degli ex - Gesuiti è di suo disegno , co-
me anche il palazzo dell’ Abate Farsetti, gentiluomo Veneziano in un
accademia di belle arti, non ebbe effetto . Rimodernò passabilmente il
palazzo Colonna, e rifece la chiesa Nazionale di S. Catterina di Siena
a strada Giulia , promuovendo sempre i soliti moderni abusi architet»
tonici . Talento grande senza buona architettura zi . V. mem. degli ar-
chitetti di Francesco Milizia . Ediz. parm. 1781. tom. 2. p. 571. e seq.
Fu suo discepolo il Signor Palazzi, che in questi ultimi giorni per la
presentazione della solita Chinèa fece per Ia vigilia di S. Pietro nelie_»
piazza di SS. Apostoli una macchina, rappresentante Ia superbia di Tul-
ìia , figlia di Servio Re de’ Romani, che sopra il cadavere del padre di-
steso per via, comanda che passi il carro , su cui sta ferocemente ; e
nel seguente giorno figurò i diversi negozj, che si fanno in piazza Mon-
tanara con sì verace effetto , che gli uomini ordinati ad innalzare que-
ste macchine non si distinguevano dalle statue, e il popolo non si sa-
ziava dal compiacersi della seconda rappresentanza.
NOTIZIE DI GIUSEPPE NASINI
T? 1 T T 0 R E •
AL CHIARISSIMO SIGNOR COMMENDATORE
DELFINO CONTE DI TRIVIÉ.
NON è piccola gloria della patria nostra, avere vivente nel Ch.
Signore D. Ignazio Gajoni di Casalmonferrato , I’ Autore del
poema I’ uomo redento. Udite come si annunzia .
Della mente dì Dìo ie idee pìù belle
La sua sposa, ì suoì figti, Italìa, io canto ,
E la gran man che fabbricò Ie stelle
Stesa deld uomo a rasciugare il pianto ,
^Ailorchè ald ostinato tyingiol ribelle
Raddoppiato fu ii iutto, e il soglio insranto,
_ zAllorche canceliato ii fallo antico
V uomo del suo Signor divenne amico .
E alla
pm mostrò la sua vivezza , spesso licenziosa, fu nelle macchine de’fuo-
chi artifiziali, che egli diresse per molti anni, come architetto di casa
Colonna per l’ annua Chinea . Decorò l’ altar maggiore della chiesa_«
deli’Anima , come se fosse un tempio di Bacco , e i deputati Tedeschi
nol vollero piìi per architetto di queila loro chiesa . Fu dichiarato ar-
chitetto di S. Pietro, e Cavaliere dello speron d’oro ; ma non ebbe_i
altra occasione , che di adornare F altare deila cappelia Quirinale . In.
Sinigaglia la chiesa, e la casa degli ex - Gesuiti è di suo disegno , co-
me anche il palazzo dell’ Abate Farsetti, gentiluomo Veneziano in un
accademia di belle arti, non ebbe effetto . Rimodernò passabilmente il
palazzo Colonna, e rifece la chiesa Nazionale di S. Catterina di Siena
a strada Giulia , promuovendo sempre i soliti moderni abusi architet»
tonici . Talento grande senza buona architettura zi . V. mem. degli ar-
chitetti di Francesco Milizia . Ediz. parm. 1781. tom. 2. p. 571. e seq.
Fu suo discepolo il Signor Palazzi, che in questi ultimi giorni per la
presentazione della solita Chinèa fece per Ia vigilia di S. Pietro nelie_»
piazza di SS. Apostoli una macchina, rappresentante Ia superbia di Tul-
ìia , figlia di Servio Re de’ Romani, che sopra il cadavere del padre di-
steso per via, comanda che passi il carro , su cui sta ferocemente ; e
nel seguente giorno figurò i diversi negozj, che si fanno in piazza Mon-
tanara con sì verace effetto , che gli uomini ordinati ad innalzare que-
ste macchine non si distinguevano dalle statue, e il popolo non si sa-
ziava dal compiacersi della seconda rappresentanza.
NOTIZIE DI GIUSEPPE NASINI
T? 1 T T 0 R E •
AL CHIARISSIMO SIGNOR COMMENDATORE
DELFINO CONTE DI TRIVIÉ.
NON è piccola gloria della patria nostra, avere vivente nel Ch.
Signore D. Ignazio Gajoni di Casalmonferrato , I’ Autore del
poema I’ uomo redento. Udite come si annunzia .
Della mente dì Dìo ie idee pìù belle
La sua sposa, ì suoì figti, Italìa, io canto ,
E la gran man che fabbricò Ie stelle
Stesa deld uomo a rasciugare il pianto ,
^Ailorchè ald ostinato tyingiol ribelle
Raddoppiato fu ii iutto, e il soglio insranto,
_ zAllorche canceliato ii fallo antico
V uomo del suo Signor divenne amico .
E alla