DI RICCIO. 5jj
tlsta, e Aiisano. Mi maraviglio assai, che Vìncen2o Marchiò avendo
impreso a informare ii forestiero delle cose di Lucca con un suo libretto s
publicato in detta Città l’ anno 1721., e riportando egli il nome de*
pittori, e dell’opere loro, benchè mediocri, non faccia menzione alcu-
na delle pitture, che in buon numero deve avervi dipinto, come scri»
vono II Vasari, e gli altri surriseriti Autcri, Forse è di lui quell’opera
di brava mano, che egli dice essere nelia Compagnia della Croce . Qjram
do fui a Lucca, non mi cadeva neppur per mente l’opera, che ho per
le mani, e le mie presenti circostanze non mi permettono di totnarvi
per ricercarne ; perciò cedo a chi ha maggiore 0210, che io non ho pre~
sentemente, l’onore dì pesare questa mia asserzione .
Nella copiosa, e beila raccolta Ciaccheriana osservai uno schizzo
di M. Marco, satto ad acquarello, e a segni di macchia , tirati giù con
quella negligenza, usata dai bravi professori per ricordo dell’ idee piii
belle, suggerite ad essi ne’ momenti più felici della loro immaginazio-
ne . Esso figura la Vergine in atto di liberare dal fuoco le Anime pur»
ganti ; siede corne Regina in alto , e sctto vedonsi nel loro carcere-j
le infelici, che formano dei gruppi interessanti ; la sigura che prima si
presenta allo sguardo è benissimo intesa . I pentimenti che vi si scor-
gono , indican l’ originalità di questo schizzo . Dall’ opposta parte trat~
teggiata a penna si vede la sigura di un giovane in atto di scagliare una
pietra , naturalissimo. Vi è parimente segnata In un foglio la storia^
della conversione di S. Paolo, che se non erro, fu eseguita da Marco in
Napoli nella Chiesa di S. Caterina a Formello, e si vede in quello il
maestro, a cui si alfollano I’ idee, e fanno che egli si penta più volte ,
e V uno all’ altro sostituisca i pensieri delie mosse , e della situazione
delle figure . E di M. Riccio basti finqui.
NOTIZIE DI PACCHI AROTTO
A SUA EMINENZA
IL SIGNOR CAR.DINAL CARRARA
Eminetttissimo Princìpe.
LA gratitudine che mi suscìtaste in seno con incoraggirmi piìi, e
più volte a proseguire le mie ricerche, e i mlei studj , è pur be-
ne che si palesi finalmente , acciochè nello scansare io in tal
modo s abbominevole vizio che se le oppone , venga sempre piu co-
nosciuto , ed ammirato l’animo vostro inclinato per ogni operazione_*
di qualche utiie alla società, e acciochè gli imparziali estimatori delle
cose mie , trovandovi per avventura alcuna cosa di buono , ad esso
R r 2 voi,
tlsta, e Aiisano. Mi maraviglio assai, che Vìncen2o Marchiò avendo
impreso a informare ii forestiero delle cose di Lucca con un suo libretto s
publicato in detta Città l’ anno 1721., e riportando egli il nome de*
pittori, e dell’opere loro, benchè mediocri, non faccia menzione alcu-
na delle pitture, che in buon numero deve avervi dipinto, come scri»
vono II Vasari, e gli altri surriseriti Autcri, Forse è di lui quell’opera
di brava mano, che egli dice essere nelia Compagnia della Croce . Qjram
do fui a Lucca, non mi cadeva neppur per mente l’opera, che ho per
le mani, e le mie presenti circostanze non mi permettono di totnarvi
per ricercarne ; perciò cedo a chi ha maggiore 0210, che io non ho pre~
sentemente, l’onore dì pesare questa mia asserzione .
Nella copiosa, e beila raccolta Ciaccheriana osservai uno schizzo
di M. Marco, satto ad acquarello, e a segni di macchia , tirati giù con
quella negligenza, usata dai bravi professori per ricordo dell’ idee piii
belle, suggerite ad essi ne’ momenti più felici della loro immaginazio-
ne . Esso figura la Vergine in atto di liberare dal fuoco le Anime pur»
ganti ; siede corne Regina in alto , e sctto vedonsi nel loro carcere-j
le infelici, che formano dei gruppi interessanti ; la sigura che prima si
presenta allo sguardo è benissimo intesa . I pentimenti che vi si scor-
gono , indican l’ originalità di questo schizzo . Dall’ opposta parte trat~
teggiata a penna si vede la sigura di un giovane in atto di scagliare una
pietra , naturalissimo. Vi è parimente segnata In un foglio la storia^
della conversione di S. Paolo, che se non erro, fu eseguita da Marco in
Napoli nella Chiesa di S. Caterina a Formello, e si vede in quello il
maestro, a cui si alfollano I’ idee, e fanno che egli si penta più volte ,
e V uno all’ altro sostituisca i pensieri delie mosse , e della situazione
delle figure . E di M. Riccio basti finqui.
NOTIZIE DI PACCHI AROTTO
A SUA EMINENZA
IL SIGNOR CAR.DINAL CARRARA
Eminetttissimo Princìpe.
LA gratitudine che mi suscìtaste in seno con incoraggirmi piìi, e
più volte a proseguire le mie ricerche, e i mlei studj , è pur be-
ne che si palesi finalmente , acciochè nello scansare io in tal
modo s abbominevole vizio che se le oppone , venga sempre piu co-
nosciuto , ed ammirato l’animo vostro inclinato per ogni operazione_*
di qualche utiie alla società, e acciochè gli imparziali estimatori delle
cose mie , trovandovi per avventura alcuna cosa di buono , ad esso
R r 2 voi,