I24 N O T I Z I E
to di Francesco appare ? che nel secolo xv. sl studiava assai in Italla
il modo di far risorgere Ja buona architettura 5 di cni il primo vanto
si deve all’ immortale BrunelJesco ; anzi in Roma fu instituita un Acca-
demia per meglio intenderne i modi lasciatici da Vitruvio 5 alJa quale
pare risguardi Ja Jettera di Claudio ToJommei5 dal Poleni tradotta nel*
le esercitazioni Vitruviane. Ma è d’ avvertire che il Francesco5 disce-
polo del Peruzzi in esse ricordato non è il nostro . Egli termina iJ Ma-
nuscritto con un proemio al trattato 3. dei porti 5 e con queste paro*
le : Onde accìoche con maggìore perfezìone sìeno in utilità de lì navi-
ganti si dieno ordinate con regole 3 le quali ìmmedìate porrò . Non è
dunque terminata l’ opera 5 di cui voJli citare Je paroJe interessanti
con l1 antica Jocuzione 5 nelJa quale il Giglj soleva trovare una certa
graziosa5 ed innocente purità5 d’ ogni maniera del buon secoio ripiena*
A SUA EMINENZA
IL STG. C ARD. BONCOMPAGNI
S £ G R £ T A R I O DI STATO &c.
DESCRIZIONE
DBL PAVIMENTO DEL DUOMO DI SIENA
Eminentissimo Principe .
QUando si pubblicheranno 5 incise fedelmente in rame 5 Je prin-
cipali produzioni della Scuola Sanese per la munisicenza del Si-
gnor Principe Chigi 5 alJora resteranno disingannati coJoro 5 ne5
quali rirnane ancora qualche dubbio 5 se la scuoJa toscana sia
stata una soia 5 o pih . E’ ben vero che l’odio grandissimo 5 nato con
ie strette 5 e vicine RepubbJiche di Firenze 5 e di Siena5e cresciuto con
esse sino alJa Joro caduta 5 rende probabile l’ opinione 5 che l’ una aJP
altra queste Città si invidiassero 5 e rapissero i professori, come successe
nella celebre rivoiuzione deJlo studio di Bologna nel secoio xiv. 5 e_*
che non si avvicinassero 3 senon se per farsi Ja guerra; ma toglierà di
mezzo ogni dubbio Ja vista nelle stampe Sanesi di un ingegno brillante 5
e creatore 5 che 5 giudice l’ istesso Vasari riJuce nelJ’ opere di Duccio, di
Simone 5 dei Lorenzetti 5 di Matteo, di Francesco di Giorgio 5 di Baldas-
sarre 5 di Meccarino 3 e del Sodoma e degli altri molti con differenza
notabiJe di Giotto 5 e de’suoi seguaci Fiorentini. L’Eminenza Vostra5
a cui è noto U merito distinto delJa scLioIa Sanese non abbisogna di
questa prova : il soJo pavimento deJ Duomo di Siena5 di cui le rinuovo5
e umilio un minuto detaglio potrà convincere bensì chiunque cede alla
ragio-
to di Francesco appare ? che nel secolo xv. sl studiava assai in Italla
il modo di far risorgere Ja buona architettura 5 di cni il primo vanto
si deve all’ immortale BrunelJesco ; anzi in Roma fu instituita un Acca-
demia per meglio intenderne i modi lasciatici da Vitruvio 5 alJa quale
pare risguardi Ja Jettera di Claudio ToJommei5 dal Poleni tradotta nel*
le esercitazioni Vitruviane. Ma è d’ avvertire che il Francesco5 disce-
polo del Peruzzi in esse ricordato non è il nostro . Egli termina iJ Ma-
nuscritto con un proemio al trattato 3. dei porti 5 e con queste paro*
le : Onde accìoche con maggìore perfezìone sìeno in utilità de lì navi-
ganti si dieno ordinate con regole 3 le quali ìmmedìate porrò . Non è
dunque terminata l’ opera 5 di cui voJli citare Je paroJe interessanti
con l1 antica Jocuzione 5 nelJa quale il Giglj soleva trovare una certa
graziosa5 ed innocente purità5 d’ ogni maniera del buon secoio ripiena*
A SUA EMINENZA
IL STG. C ARD. BONCOMPAGNI
S £ G R £ T A R I O DI STATO &c.
DESCRIZIONE
DBL PAVIMENTO DEL DUOMO DI SIENA
Eminentissimo Principe .
QUando si pubblicheranno 5 incise fedelmente in rame 5 Je prin-
cipali produzioni della Scuola Sanese per la munisicenza del Si-
gnor Principe Chigi 5 alJora resteranno disingannati coJoro 5 ne5
quali rirnane ancora qualche dubbio 5 se la scuoJa toscana sia
stata una soia 5 o pih . E’ ben vero che l’odio grandissimo 5 nato con
ie strette 5 e vicine RepubbJiche di Firenze 5 e di Siena5e cresciuto con
esse sino alJa Joro caduta 5 rende probabile l’ opinione 5 che l’ una aJP
altra queste Città si invidiassero 5 e rapissero i professori, come successe
nella celebre rivoiuzione deJlo studio di Bologna nel secoio xiv. 5 e_*
che non si avvicinassero 3 senon se per farsi Ja guerra; ma toglierà di
mezzo ogni dubbio Ja vista nelle stampe Sanesi di un ingegno brillante 5
e creatore 5 che 5 giudice l’ istesso Vasari riJuce nelJ’ opere di Duccio, di
Simone 5 dei Lorenzetti 5 di Matteo, di Francesco di Giorgio 5 di Baldas-
sarre 5 di Meccarino 3 e del Sodoma e degli altri molti con differenza
notabiJe di Giotto 5 e de’suoi seguaci Fiorentini. L’Eminenza Vostra5
a cui è noto U merito distinto delJa scLioIa Sanese non abbisogna di
questa prova : il soJo pavimento deJ Duomo di Siena5 di cui le rinuovo5
e umilio un minuto detaglio potrà convincere bensì chiunque cede alla
ragio-