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DellaValle, Guglielmo
Lettere Senesi Di un socio dell' Accademia di Fossano Sopra Le Belle Arti (Band 3) — Roma, 1786 [Cicognara, 1217-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0399

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D I PICCIOLI. S9i

medie In occasione d’ Ambasciatori, che capitarono in quel Regno . In
Olanda si trattenne al tempo 3 che si faceva campagna a’ servigij della
Contessa Palatina, coronata Regina di Boemia sorella del Rè d1 Inghil-
terra ? ove servì da maestro di disegno la Principessa Luigia figlia della
detta Regina 3 ed in diverse occasioni fece disegni di tornei} ed appa-
renze di balli . In Toscana ha servito di maestro di disegno il Sereniss.
Leopoldo . A1 presente fa T opera del Duca di Nortumbria 5 il quale-»
havendo trovata T invenzione di navigare per la latitudine ha fatto un
numero di carte nautiche, che vengono disegnate da Luca Holstenio
gent.il’ huomo Amburghese, e Canonico di S. Pietro . L’opera in se è
un Portolano fatto con ogni esatta diligenza ornato d’ historie , e figu-
re conformi a’ paesi, quali serviranno per T erudizione . II Periccioli di
sua invenzione fa le figure, e T historie , ed anco dal medesimo ven-
gono intagliate, come tutte le coste marittime . Habbiamo veduto un
privilegio , o passaporto fattogli dal Rè d’ Inghilterra del seguente_j>
tenore .

„ Carolus Deì gratla Magtuz Brìtann'uz, Franc’uz, cN Hybernix
Rex fidei defensor &c. Serenissimis Regibus , Principibus , Ducibus ,
Comitibus , Dynastis, atq. ‘vices eorum gerentibus , & Magistratibus qui-
buscumque Provinciarrm , Vrbium, Classium, Copiarum , Fiu'viorum, Por-
tuum, Pontium, Viarumque Prafectis, aut inspectoribus , ad quos h<% nostrce

licterx.pervenient salutem. Presentem exkibitorem nostrum sculpto-

rem ssulianum Pericciolum a nobis disertè in Itaiiam missurn omnibus, Ìn
quorum dictiones, aut furisdictiones pervenerit volumus commendatum
singulos amicc, ÒJ benignc rogantes ; nostris vero subditis seriò precipien-
tes, ut dìcto 'fulìano Pericciolo liberam, & pacatam eundi^ quam redeun-
di, atque etiam ubi voluerit morandi, cN res agendi facuttatem conce-
dant. Ex hoc nostro palatio Vvest monasterciensi die decrna octava Fe-
bruarj zMnno Christi Millesimo Sexcenteshno octavo computatione zMngli-
cana, at extera XXXnono. Regnique nòstri decimo quinto .

Carolus R.

NGTIZIA RICAVATA DALL’ ARCHIVIO
DELLA CERTOSA DX PISA.

IL Ven.P.D.Filiciano Bianchi fù Patrizio dl Siena, e si ritirò a ser-
vire il Signore in questo convento della Certosa di Pisa Tanno 1614.
Pisano, nel tempo, che era Priore di questa S. Casa il V. P. D. Tiberio
Tantei Sanese nelle di cui mani fece la sua S. professione nella solen-
nità della Visitazione della Beatissima Virgine T anno suddetto . (Tuesto
’ fù un Religioso molto osservante , e pratico dì architettura, e sece lui
II disegno, e la pianta di questo sontuoso chiostro, quale vidde sini-
to , ecceto la fonte, che pero avea lasciata a bnon termine avanti mo-
risse. LJ anno 1620. fu mandato ospite alla certosa di Pontignano, poi
a Ferrara, e T anno 1624. a Padova, Fu di nuovo condotto dalla S. ob-

bidenza
 
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