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DellaValle, Guglielmo
Lettere Senesi Di un socio dell' Accademia di Fossano Sopra Le Belle Arti (Band 3) — Roma, 1786 [Cicognara, 1217-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.27307#0407

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DI NICOLO’ TORNIOLI. ^9

Penso dì non fiir cosa ingrata riportando qu'i ia lettera 5 clie Teo-
filo Gallacini scrisse a questo arteiìce; poichè sono in essa delle cose
interessanti, II Tornioli allora stava in Roma ; la Iettera dice ==! In_,
somma per quanto comprendo dal suo avviso , bisognerà, ch’ io m’ ac~
cordi con ciò5 che disse Marziale poeta SpagnuoIo5 ciascuno essere in-
gegnoso sopra Topere altrui . II che è un voler tenere a sindacato? quan-
to da altri si fa ; come se fosse loro per privilegio singolare concedu-
to il sovrastar col giudicio indiscreto5 e senza senno alla censura dell’
opere altrui. Questi nuovi momi , o pure Sanesi, o Sanesi arromanes-
cati non hanno altro gusto, che il sottrarre , e degradare al valore al~
trui . Si confermano in cosi malnato , ed odioso costume dalle loro
immaginate chimere, e dalle false oppinioni senza ragione alcuna, secon-
dando il male affetto loro . Signor Niccolò mio , non se ne curi pun-
to 5 e ne faccia quel conto , che dell’abbajar de’cani fa la Luna . In_,
quanto alT invenzion del Francesino nello intenerire i marmi , le ris-
pondo 3 siccome ho potuto ritrarre da Messer Bernardino Cortone-
se scarpeilino in Pantaneto , esser vera, ed averla anche intesa dalui
medesimo . Ciò faceva per non aver a servirsi delT opera degli scarpelli
d’ altri artefici, potendo per se stesso agevolmente con stiletti di ferro
fare i contofni , i lineamenti , e T ombre delle sigure . Non però tin-
geva il marmo per formare T ombre e le mezze tinte ; ma vi commet-
teva una pietra di color bigio5 o piuttosto simigliante al color della li-
scìa3 come già fece Domenico Beccafumi nel pavimento del Duomo di
questa città .. Questa pietrare quella stessa 3 che si adopera per arrota-
re ad olio i coltelli 3 i rasoi 3 e gli scarpelli da legname . Egli ne ha_.
in casa un frammento lungo presso a due braccia . Di questa medesi-
ma pietra erano già fatti i gradi appie la colonna dello Imperadore lun-
go’l prato a Camollia 3 davanti’l portone della Madonna ; che conosclu-
ti buoni per arrotare ad olio 3 furono in breve tempo levati3 e portati
via 3 siccome anche le pietre d’ alcuni murelli di banchi

Tutto lo spazzo del duomo è adornato di marmi 3 sì nelle istorie
come ne’fregi3 e né compartimenti, ed in alquante figure d’opera di
commesso . Solamente vi è un opera di musaico fatta di pezzetti di varj
colori poco più oltre dell’ entrar della porta maggiore3 dove dentro un
gran cerchio sono figurate T armi delle Città confederate con la R. P.
Sanese, postavi in mezzo Ia lupa lattante 3 insegna di Siena come co-
lonia de’ Romani. Ad imitazion di questo lavoro di musaico marmoreo 3
in Fiorenza al tempo del Gran Duca Ferdinando primo è stato inventa-
to il musaico di pietre sine 3 di gioje 3 di pietre preziose 3 e di gem-
me 3 d’agate , di lapislazzuli, di diaspri, di ametisti3 e d’altre pie-
tre preziose . Formavano i paesi, le figure3 l’istorie3 e T armi delle_*
città principali degli stati di sua altezza Serenissima per coliocarle fra
gli ornamenti della cappeila delie altezze Serenissime di Toscana in San
Lorenzo. Non pertanto vi è parte alcuna di marmo artificiosamente co-
lorata, La lunghezza del tempo consumatore delle cose3 e signore dx

ciò 3
 
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