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Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 2,1): Pitture cimiteriali — Prato, 1873

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https://doi.org/10.11588/diglit.1394#0022
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Volume II.

STORIA DELL' ARTE CRISTIANA

Pitture

TAVOLA XIII.a

Da

'a questa cripta si va in altra che le sta di rincontro,
anch'essa illuminata dal lucernaio che spezza la volta, la
quale essendo a vela, avrebbe quattro arcali, e.pare che
tutti e quattro dovessero esser dipinti. Or due soli ne ri-
gono, che siano decorati di pitture (De R. t. XXV).

Nel primo, che è più ampio (n. i), è figurata una don-
zella sedente sul terreno, a cui si appoggia con la destra:
è nuda a mezzo, e solo involge l'inferior parte del corpo
nel pallio rossastro, e solleva nella sinistra un vaso in forma
di scodella, nel quale sembrano essere pomi di croceo co-
lore, simili a quelli che di state maturano. Negli scompar-
timenti intorno sono dipinti due uccelli che volano, tenendo
negli artigli steli fioriti. Nel centro si vede un bacino simile
a quello che la donna tiene in mano, e parimente pieno,

ma non di pomi gialli , sibbene di foglie verdastre. Negli
spartimenti estremi erano dipinti due pavoni di fronte a coda
spiegata ; uno d* essi che era a destra è perito. In altro
spartimento accanto nuotano due delfini, e di rincontro
mirasi un g.osso pomo, a cui è congiunto un curvo baston
pastorale. Ai pizzi volano due uccelli, tenendo un ramoscello
negli artigli.

Nel secondo arcale a manca (n. 2) è dipinta una donzella
che siede sulla terra : veste ella una sistide, ed è involta a
mezzo nel pallio rosso. Ha i capelli stretti da diadema, e
leva in su un fiore di balaustro, o piuttosto di papavero
bianco erratico, portando la destra ai capelli. In uno spar-
timento a destra nuotano due delfini: lo spartimento che
era di rincontro è perito.

TAVOLA XlV.a

In altro ambulacro è un cubicolo ( De Rossi, t. XXVII
e XXVIII ) le cui pareti sono dipinte ad ingraticolato di
canne nel basso, come è di uso nei giardini, e sopra del-
l' ingraticolato si vedono sei quadri, tre per parte. In quel
di mezzo è dipinta una donna, della quale rimane l'inferiore
metà, e sembra che fosse in atto di orante. A destra e a
sinistra miransi quattro puttini librati in aria sulle ali, nudi
e cinti ai fianchi di verdi fasce penzolanti ai due lati. Uno
di essi, che è interamente conservato, solleva sul capo una
lunga fascia che avvolta in più giri gli fa ombra : 1' altro
che gli sta di rincontro ha verdi bende nella mano. Quattro
pavoni, posati sopra rami, decorano i due arcali destro e
sinistro della volta, e una maschera dell'oceano abbella il
riquadro di fronte. Nel mezzo della volta è aperto un lu-
cernaio , sopra una cui parete, che è quella di fronte, sta

dipinto un busto d'uomo con volume nelle mani. A questo
busto fu accomodata una tela, sulla quale era dipinta la
testa : ora ne rimane il segno del contorno e dei chiodi,
e vi si vede una traccia della testa, dipinta sul muro. Il bu-
sto è in cornice e vi si leggono tuttavia alcune lettere della
epigrafe : HSSIIM e tratti incerti. Il quadro si finge attaccato
e sospeso al muro, per mezzo di una cordicella rossa. L'ar-
cosolio di questo cubicolo è ornato di verdi ramoscelli, e
vaghi serti di fiori pendono sospesi al muro di fondo, e
uno ne giace avvolto sul terreno. La fronte dell' arcosolio
dipinge il buon pastore, del quale e delle pecore che aveva
attorno rimangono soli frammenti. Al pittore cristiano non
fu ignoto di certo il funebre significato delle tenie o bende
e dei serti, dei quali ha qui fatto sì largo uso. Inoltre si
vedono dipinti nei partimenti uccelli, pesci, animali terrestri,
 
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