i+5 L IBRO S
disserenza non computabile per la ragion
eh’abbiam detto. Ma il fatto sta, che ri-
cercandoli con esattezza si troveranno indu-
bitatamente le due porte di fronte per lun-
go larghe più di tutte 1’ altre forsè due, e
forsè tre piedi, e forsè più ancora. Non sa-
rà difficile accertarsene dagli archi , che
secondo i disegpi par rimangano nel terzo
recinto , che corrisponde al nostro se-
condo.
CON DO. I46
Or diremo dove si capiti per ciaschedun
de gl’ ingressi, e dove mettan le varie leale
della prima cinta, prendendo a considerar-
ne una quarta parte, già che affatto limili
sono i tre altri quarti del?edilizio. Accom-
pagni il Lettor correlò con I’ occhio parte
alla tavola vili, ove si vede la pianta, c
parte alla X. che mostra uno spaccato con
le scale interne, non conosciute per verità,
nè intese da chi ha trattato dell’ Anfiteatro,
F
Au
Cominciando adunque dalla punta dell’o¬
vato , di quel principale ingresso , e de’
predimi abbiam già reso conto. Si può so-
llmente avvertire ancora, che le due stra-
de principali dirette alla piazza non erano
orizontali come l’altre, ma alquanto in de-
clive, e fèndevano però il muro interiore,
essendo il piano del Campo più basso . Al
numero 6. della pianta si preserita una sica-
ia di gradini zo interrotta da un ripiano- al
termine di quella sicaia si ha in fàccia una
gran fèneslra, che fora il terzo recinto, e
tramanda lume oltra. La volta di quello
sjpazio alcende fin predo alla metà, poi di-
seende. La ragion si è, perchè sopra esfa è
prima una sicaia, che va a un Vomitorio
della quarta linea, poi nel rimanente ha
sopra una parte de i gradi : otto delle vol-
te sono per la slessà ragione di tal figura.
L’accennata sicaia proseguisee raddoppian-
doli , e con due rami di 14 gradini di parte
e d’altra ritorna, e conduce su 1’ ambula-
torio: a quelli due rami si palla di qua e
Jlluflr, Parte 2K
di là per porte architravate alte piedi 9
once 5. larghe piedi 7. once z. uno stipite
delle quali, cioè quello che resterebbe at-
taccato alla muraglia interiore, manca, e
inoltra perderli neh muro per lasciar la por-
ta più sipaziosia. Nella Tavola X. tutto, s’
io non m’inganno, è perfettamente espres-
sio. Occupanti la grossèzza dell’altro, llipi-
te della porta son 4 gradini, espressi anche
nella pianta,quali mettono sui ripiano dell’
altro ramo, che abbiam detto. Nel quin-
ta, e settimo spazio si hanno però due sot-
toscala, che formano ssanze. Pressò i mu-
ri accompagnano le sicaie canali di marmo,
che rollavano occultati, e servivano perle
orine delle parti superi.ori. Se n’ Iranno più
pezzi conservati, e son larghi un piede, e
mettevano ne’sotterranei condotti, de3 qua-
li a suo luogo.
All’ottavo spazio della pianta corrispon-
de una via, che va direttamente fino all’
interna cinta. Nove, e dicci hanno due
Panzoni bislunghi senz.’ altro esito. L’un-
K deci-
disserenza non computabile per la ragion
eh’abbiam detto. Ma il fatto sta, che ri-
cercandoli con esattezza si troveranno indu-
bitatamente le due porte di fronte per lun-
go larghe più di tutte 1’ altre forsè due, e
forsè tre piedi, e forsè più ancora. Non sa-
rà difficile accertarsene dagli archi , che
secondo i disegpi par rimangano nel terzo
recinto , che corrisponde al nostro se-
condo.
CON DO. I46
Or diremo dove si capiti per ciaschedun
de gl’ ingressi, e dove mettan le varie leale
della prima cinta, prendendo a considerar-
ne una quarta parte, già che affatto limili
sono i tre altri quarti del?edilizio. Accom-
pagni il Lettor correlò con I’ occhio parte
alla tavola vili, ove si vede la pianta, c
parte alla X. che mostra uno spaccato con
le scale interne, non conosciute per verità,
nè intese da chi ha trattato dell’ Anfiteatro,
F
Au
Cominciando adunque dalla punta dell’o¬
vato , di quel principale ingresso , e de’
predimi abbiam già reso conto. Si può so-
llmente avvertire ancora, che le due stra-
de principali dirette alla piazza non erano
orizontali come l’altre, ma alquanto in de-
clive, e fèndevano però il muro interiore,
essendo il piano del Campo più basso . Al
numero 6. della pianta si preserita una sica-
ia di gradini zo interrotta da un ripiano- al
termine di quella sicaia si ha in fàccia una
gran fèneslra, che fora il terzo recinto, e
tramanda lume oltra. La volta di quello
sjpazio alcende fin predo alla metà, poi di-
seende. La ragion si è, perchè sopra esfa è
prima una sicaia, che va a un Vomitorio
della quarta linea, poi nel rimanente ha
sopra una parte de i gradi : otto delle vol-
te sono per la slessà ragione di tal figura.
L’accennata sicaia proseguisee raddoppian-
doli , e con due rami di 14 gradini di parte
e d’altra ritorna, e conduce su 1’ ambula-
torio: a quelli due rami si palla di qua e
Jlluflr, Parte 2K
di là per porte architravate alte piedi 9
once 5. larghe piedi 7. once z. uno stipite
delle quali, cioè quello che resterebbe at-
taccato alla muraglia interiore, manca, e
inoltra perderli neh muro per lasciar la por-
ta più sipaziosia. Nella Tavola X. tutto, s’
io non m’inganno, è perfettamente espres-
sio. Occupanti la grossèzza dell’altro, llipi-
te della porta son 4 gradini, espressi anche
nella pianta,quali mettono sui ripiano dell’
altro ramo, che abbiam detto. Nel quin-
ta, e settimo spazio si hanno però due sot-
toscala, che formano ssanze. Pressò i mu-
ri accompagnano le sicaie canali di marmo,
che rollavano occultati, e servivano perle
orine delle parti superi.ori. Se n’ Iranno più
pezzi conservati, e son larghi un piede, e
mettevano ne’sotterranei condotti, de3 qua-
li a suo luogo.
All’ottavo spazio della pianta corrispon-
de una via, che va direttamente fino all’
interna cinta. Nove, e dicci hanno due
Panzoni bislunghi senz.’ altro esito. L’un-
K deci-