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Rossi, Ottavio; Vinaccesi, Fortunato; Vinaccesi, Fortunato [Editor]; Gromi, Domenico [Oth.]
Le Memorie Bresciane: Opera Historica, E Simbolica — In Brescja: Appresso Domenico Gromi, 1693

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https://doi.org/10.11588/diglit.59081#0106

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88 LE MEMORIE
IL TEMPIO T>1 MARTE.

Are che *1 Capriolo voglia, che *1 Tempio di Mar-
te fusse doue noi habbiam riposto quel di Diana;
perche^ la prona, eh ’ egli fa di questo Tempio >
non hà altro contesto, che d’vna picciolilhma
statuetta di bronzo,non essendo verisimile, che
ogni piecìola statua determini vn Tempio. Tut-
tauia si ritrouarono certe muraglie antiche nel
giardino de’ Monaci di S. Faustino, che dimostrarono quali intie-
ramente i veftiggi d’vn Tempio. Onde stimo, che ’l Capriolo con-
fiderasse anch’egli queste rouine ; poiché par che racconti ancora
che non la medesima Chiesa di S. Maria in Silua susse il Tempio di
Marte, ma che in vn certo modo fusse quali l’istessa. E voglio
creder’ ancora, che la Statua ch’egli dice esseruici ritrouata fusso
grande, ma che ’l suo libro scritto à mano fusse malamente inteso.
Perche nell’Inuentario di quelle Brelciane antichità, eh erano nel-
lo studio del Mondella, vien registrata quelta statua istessa mol-
to più grande del naturale. Et il Ricciardi asserma, che la base di
«incita Statua sia quel bellissimo piedistallo tondo, lauorato, & im-
presso d’vna testa d’huomo,e d’vna di donna, che tuttauia si può
vedere nell’istesso giardino. E dice d’hauer fatto questo giudicio ,
perche in vn dado di pietra eh * era sopra il capitello, nel qualo
staua impiombato l’idolo, furono da lui lette queste parole MAR-
TI VLTORI. L. DOM1TIVS CORNELIANVS , ET NE-
VIA MARCELLA DD. Vero è, che io Tempre ho silmato, che
questo piedestallo appartenesse più tosto ad vna memoria pacifica ,
che alla statua di Marte; percioche ne’Tuoi lauorieri non cisidis-
cerne se non rami di vite, di quercia, e d’ellera ; e frutti, e fiori, e
colombi ; tutti Emboli d’amore, e di dolcezza tra marito, e mo-
glie. Ma possibiFè che Domitio,e Nenia volessero inferir,eh*
egli si godeuan’ insieme quieti, la vera vita de’maritati, dopò l’ha-
uer’essequita qualche loro vendetta. Nè di Marte hò veduta se
non l’ifcrittione,ch’è nella molto antica Terra di Boarno,con
parole , che dicono MARTE M VETINVS ASSIANVS .
V., S.. S. M.

SIM-
 
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