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Rossi, Ottavio; Vinaccesi, Fortunato; Vinaccesi, Fortunato [Hrsg.]; Gromi, Domenico [Bearb.]
Le Memorie Bresciane: Opera Historica, E Simbolica — In Brescja: Appresso Domenico Gromi, 1693

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https://doi.org/10.11588/diglit.59081#0186

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CERERE, E QTEC CHE SIGNIFICA.

JElla Terra di Fiero habbiamo vnPiedistalo dedi-
cato à Cerere, nel qual si legge,ch’ella è chia-
mata MADRE GRANDISSIMA PORTA-
TRICE DE I FRVTTI, come appare dall^
medeiima iscrittione , la qual’bora appena è
intiera dal mezzo in giù, hauendo ella scorso
quella sorte, che per colpa de gl’ ignoranti è sia-
la fcorla da vna infinità di Marmi Bresciani. Et dice :


CERERI
MATRI MAXIMAE
FRVGIFERE
Q V I N T I V S
GEMELLVS
V. S. L. M.

Fer le quali parole veniamo a conoscer, eh ella none altro, che la
Terra, da gli antichi nominata anco Cibele, & Opi. Perciò dilse
Euripide,che Cerere era Dea, Regina, e Nodrice. Et Apoleio
la costituìjper originai partoriente di tutti gli animati. Ma altri,
& Ouidio in particolare, non la significan per la terra ; ma sì ben
per vna Donna di gran senso, la qual’introduce ne gli huomini
l’vso dell’aratro,e le leggi:
Gcrcs 'vncogleèas dimoitit aratro}
Prima dtdit puges, alime&taq; ,viiia terris ;
Prima dtdù leges t Cereris funi omnia munw»
Perciò dicemmo, che quella,che era Cerere tra Greci, era Ifido
tra gli Egitti) ; confondendo insicine la materia del Mondo,& vna
parte
 
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