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https://doi.org/10.11588/diglit.59081#0145
BRESCIANE 117
cjuel giorno abbandcmatì.. 1 Dartxirl nemici capitali? che tuttavia
guerreggiauano centra l’imperio, come se il danno d’vna tal mor-
te fusse commune ancora à loro se ne dolsero acerbamente ; da
tutti venendo vguagliato ad Alessandro. Alcuni Rè li ralero la
barba, e toìarono le loro donne ; non sapendo in qual’altro piu
notabil modo lignificar l’affanno, che patinano per quella morte .
Quante fossèrole statue, quanti i tempii designati per, adorarlo ,
malageuol sarebbe à numerarli. Fecero la sua statua d’auorio, gli
dedicarono la corona di quercia, lo fecero insegnade’Cauaglieri
publici. In Roma, sù. la riua del Reno, & in Soria sù ’l Monte-*
Amano, se gli drizzarono Archi trionfali, ne’quali fù scritto com’
egli era morto per la Republica. Fù, celebre nell’arme, e nelle let-
tere ; fu bellillìmo d’aspetto, come si seorge anco nella lua Meda-
... glia d’argento, che hà per rouerseìo il ritratto d’Antonia sua ma-
dre ; e terminò in sqmma la vita, per farli essempio di, perpetuità
meritata. Scrisse il Lauri, che i Bresciani non solo si contentaro-
no d’onorar Germanico nel Tempio, ma che gli dedicarono anco-
ra vn’arco trionfale di là dal Garza, nella Contrada, che hora si
nomina Arco vecchio. 11 Todeschini ne seoprì i fondamenti, ì
quali certo (diceua egli ) dimostrauano vna fabrica superbilsima :
soggiongendo che egli sapeua ancor per tradition d’altri periti,che
furono pezzi di quest’arco que’due, che si ponno^veder lotto ad
vn de’piloni del Palazzo,dalla parte,che guardaà mezo giorno,
serirti di lettere molto grandi, ben lauorate, e già compite col
metallo. Delle quali non si può tuor altro senso che i cognomi d’
vno che era siato AVGVSTO CENSORE CONSOLE.
_nnnnr
Ma Germanico non maneggiò mai là Censura ; adunque non può
forsè parlar di lui quella iscrittione. Ma il Padre Prospero Marti-
nengo si lottoscrisse anch’egli allopinion loro, tenendo, che quello
titolo seruisse all’Arco di Germànico accompagnati col nome d’al-
tri Augusti,: essóndo che egli faceua gran conto del Lauri, e del To-
deschini ; l’vno per cognition di belle Lettere, e l’altro nella prattì-
ca delle Fabriche segnalato,& ambidue sincerissìmamente professoH
della Verità. R 2 LIDO-
cjuel giorno abbandcmatì.. 1 Dartxirl nemici capitali? che tuttavia
guerreggiauano centra l’imperio, come se il danno d’vna tal mor-
te fusse commune ancora à loro se ne dolsero acerbamente ; da
tutti venendo vguagliato ad Alessandro. Alcuni Rè li ralero la
barba, e toìarono le loro donne ; non sapendo in qual’altro piu
notabil modo lignificar l’affanno, che patinano per quella morte .
Quante fossèrole statue, quanti i tempii designati per, adorarlo ,
malageuol sarebbe à numerarli. Fecero la sua statua d’auorio, gli
dedicarono la corona di quercia, lo fecero insegnade’Cauaglieri
publici. In Roma, sù. la riua del Reno, & in Soria sù ’l Monte-*
Amano, se gli drizzarono Archi trionfali, ne’quali fù scritto com’
egli era morto per la Republica. Fù, celebre nell’arme, e nelle let-
tere ; fu bellillìmo d’aspetto, come si seorge anco nella lua Meda-
... glia d’argento, che hà per rouerseìo il ritratto d’Antonia sua ma-
dre ; e terminò in sqmma la vita, per farli essempio di, perpetuità
meritata. Scrisse il Lauri, che i Bresciani non solo si contentaro-
no d’onorar Germanico nel Tempio, ma che gli dedicarono anco-
ra vn’arco trionfale di là dal Garza, nella Contrada, che hora si
nomina Arco vecchio. 11 Todeschini ne seoprì i fondamenti, ì
quali certo (diceua egli ) dimostrauano vna fabrica superbilsima :
soggiongendo che egli sapeua ancor per tradition d’altri periti,che
furono pezzi di quest’arco que’due, che si ponno^veder lotto ad
vn de’piloni del Palazzo,dalla parte,che guardaà mezo giorno,
serirti di lettere molto grandi, ben lauorate, e già compite col
metallo. Delle quali non si può tuor altro senso che i cognomi d’
vno che era siato AVGVSTO CENSORE CONSOLE.
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Ma Germanico non maneggiò mai là Censura ; adunque non può
forsè parlar di lui quella iscrittione. Ma il Padre Prospero Marti-
nengo si lottoscrisse anch’egli allopinion loro, tenendo, che quello
titolo seruisse all’Arco di Germànico accompagnati col nome d’al-
tri Augusti,: essóndo che egli faceua gran conto del Lauri, e del To-
deschini ; l’vno per cognition di belle Lettere, e l’altro nella prattì-
ca delle Fabriche segnalato,& ambidue sincerissìmamente professoH
della Verità. R 2 LIDO-