OPERE DEI DELLA ROBBIA IN SICILIA
47
Il fatto che egli fu tenuto in seconda linea fra gli artisti robbiani, si deve soprattutto
al Vasari che, entusiasta di Luca, riserba soltanto un accenno ad Andrea. Il Barbet de Jouy,
il Muntz, il Bode e specialmente il Cavallucci e il Molinier si studiarono di farne rilevare la
grandezza. Ma fu soltanto il Reymond che, con buone argomentazioni, mostrò all’evidenza
quanto egli s’innalzi sulla turba robbiana.
Certo, se Luca Della Robbia è scultore che merita di stare accanto a Ghiberti e Dona-
tello, si deve alle simpatie profonde che ispirano le sue Madonne, alla grazia e alla tenerezza
dell’espressione dei suoi lavori, dovute all’educazione di disegno ricevuta ed al sentimento
cristiano di cui era infiammato, si deve al fatto che egli fu il creatore di una nuova industria
artistica, e formò una scuola che trionfò per quasi un secolo dopo di lui. Ma artista non
meno grande di Luca tra i Della Robbia, fu Andrea che seppe dare intimità e soprattutto
verità alle sue squisite creazioni.
Palermo, 1902.
Francesco La Grassa-Patti.
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Il fatto che egli fu tenuto in seconda linea fra gli artisti robbiani, si deve soprattutto
al Vasari che, entusiasta di Luca, riserba soltanto un accenno ad Andrea. Il Barbet de Jouy,
il Muntz, il Bode e specialmente il Cavallucci e il Molinier si studiarono di farne rilevare la
grandezza. Ma fu soltanto il Reymond che, con buone argomentazioni, mostrò all’evidenza
quanto egli s’innalzi sulla turba robbiana.
Certo, se Luca Della Robbia è scultore che merita di stare accanto a Ghiberti e Dona-
tello, si deve alle simpatie profonde che ispirano le sue Madonne, alla grazia e alla tenerezza
dell’espressione dei suoi lavori, dovute all’educazione di disegno ricevuta ed al sentimento
cristiano di cui era infiammato, si deve al fatto che egli fu il creatore di una nuova industria
artistica, e formò una scuola che trionfò per quasi un secolo dopo di lui. Ma artista non
meno grande di Luca tra i Della Robbia, fu Andrea che seppe dare intimità e soprattutto
verità alle sue squisite creazioni.
Palermo, 1902.
Francesco La Grassa-Patti.