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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 2
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Bibliografia artistica
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0211

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BIBLIOGRAFIA ARTISTICA

igi

12.

Arti minori: miniatura, musaico, intaglio e tarsia, oreficeria,
smalti, vetreria, ceramica, legature di libri, ecc.

Prof. Federico Argnani: Ceramiche e maio-
liche arcaiche faentine. Con XXII tavole di
stoviglie disegnate e colorate alla grandezza
del vero dall’autore e VI incisioni intercalate
nel testo. Traduzione francese a fronte del
testo. Faenza, Giuseppe Montanari, MCMIII.

Il volume, pur facendo parte a sè, vien terzo dopo
quelli pubblicati dallo stesso autore, nel 1889 e nel
1898, col titolo: Le ceramiche e maioliche faentine;
e II Rinascimento delle ceramiche in Faenza. L’ottimo
autore, che ci riproduce le maioliche faentine con una
fedeltà mirabile, ha ottant’anni ed è nobilissimo esem-
pio di forza e di devozione all’antica gloria dell’arte
della sua città natale. L’amore che egli mette a descri-
vere le sue maioliche, a illustrarle e a riprodurle merita
ogni rispetto anche da parte dei sostenitori della fab-
brica di Caffagiolo. In questo volume l’A. riproduce
ventidue maioliche in ordine cronologico anteriori alla
esistenza della fabbrica di Caffagiolo. Ed è questo,
convien dirlo, una buona risposta ai suoi avversari.

Osvald Sirén. Desseins et tableaux de la
Renaissance Italienne dans les collections
de Suède. — Stockolm, 1902.

Questa ricca pubblicazione è, tra le molte venuteci
di recente dall’estero, una delle più importanti, poiché
porta a nostra conoscenza un materiale quasi del tutto
nuova. La Svezia è sempre rimasta un po’ fuori del
campo di ricerche degli studiosi d’arte italiana, e pure
il libro del Sirén ci apprende che anche là non son
poche le opere d’arte emigrate dal nostro suolo, che
arricchiscono le collezioni pubbliche e private. L’au-
tore ci presenta in questo volume, la raccolta di di-
segni del Museo nazionale di Stokolma. Si può dire

che i principali maestri vi son rappresentati: il Pisa-
nello si mostra in un piccolo disegno rappresentante
un cervo, senza dubbio uno studio per la Visione di
Sant’Eustachio, della National Gallery ; di Pietro Peru-
gino si ha fra gli altri, una importante veduta di città;
di Andrea del Sarto una testa piena di vigore e una
Madonna seduta; di Timoteo Viti un’Adorazione dei
pastori, di Raffaello un San Matteo evangelista, San
Giovanni evangelista, e un terzo di studio di quattro
uomini nudi; e concordiamo col Sirén nell'attribuire,
malgrado l’opposizione di alcuni, tutti e tre questi
disegni all’urbinate. Ma per molti altri non ci sembra
giusta l’attribuzione.

Cosi appartiene senza dubbio a Benozzo e non al-
l’Angelico il disegno di un serafino, con le ali rigide,
a stecche quali si vedono appunto nel fresco del Goz-
zoli in Santa Maria Aracoeli a Roma, ed è pure di
Benozzo l’altro con le figure di una monaca e di un
frate tutto simile nella tecnica ad uno che si conserva
nella Galleria nazionale di Roma.

Non possiamo poi assolutamente riconoscere del
Botticelli il disegno di un uomo in ginocchio, che è
opera di qualche maestro secondario di scuola umbra;
e quanto al David con la fionda già attribuito dai
vecchi cataloghi al Poliamolo, e che l’A. dà al Fini-
guerra, ci sembra assai più giusta l’antica attribuzione
ricordando i disegni che del Poliamolo si osservano
agli Uffizi. In ultimo il Sirén pubblica i pochi quadri
italiani della collezione reale: una Madonna di Piero
di Cosimo, un ritratto di B. Licinio, una Madonna di
Tiziano. Le singole opere sono dall’A. illustrate con
molte notizie e osservazioni che potevano essere ri-
sparmiate : poiché non si capisce lo sfoggio di erudi-
zione, e la spiacevole intonazione popolare in un libro
che anche per il ristretto numero di copie, non è certo
destinato ad andare per le mani del gran pubblico.
Ad ogni modo, dobbiamo esser grati al dott. Sirén
per averci fatto conoscere un così grande numero di
capolavori ignorati, e ci auguriamo che al suo libro,
degno di gran lode anche per la ricca veste tipo-
grafica, ne seguano ben presto altri illustranti le opere
d’arte delle collezioni private svedesi.

A. Mz.
 
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