226
PIETRO TOESCA
A Bibbiena, in Casentino, ab-
biamo veduto nella casa del conte
Vecchietti un’altra opera di don
Lorenzo monaco finora ignorata
e che attesta l’attività del pittore
nel creare tali anconette fami-
gliari coi più vividi raggi di sua
arte (fig. 3). La Vergine è seduta
a terra sopra un cuscino, come
l’artista amò immaginarla nel qua-
dro del Louvre; ella tiene sul gi-
nocchio sollevato il Bambino be-
nedicente, mentre due angioletti
stanno librati nel cielo d’oro : un
manto azzurro denso copre la
Madonna che è vestita di tunica
chiara delicatamente sfumata ver-
so il bruno e ricamata d’oro ; fiam-
meggia il rosso mantelletto del
Bambino ; le lunghe tonacelle de-
gli angioli sono tinte di rosa.
Il piccolo quadro appare in di-
retta relazione col trittico degli
Uffizi (basti confrontare le figure
del Bambino, le mani della Ver-
gine) ; ed ecco che in molte parti
esso richiama l’anconetta del Lou-
vre, nell’atteggiamento stesso e
nel viso della Madonna, in certe
linee del panneggio, in quelle boc-
che e lembi acuti del mantello
del Bambino, nel tondeggiare
delle teste dei putti i quali hanno
simili affatto le piccole orecchie
e le mani. Tuttavia l’esecuzione
del quadro di Parigi non è da ri-
tenere sia stata vicina di tempo
a quella della Madonna di casa
Vecchietti: ivi è una fermezza
quasi eccessiva del segno ; le pie-
ghe, i contorni sembrano incisi:
colà, tutte le forme, anche di fronte
al trittico degli Uffizi, hanno una
dolcezza maggiore, le vesti si gon-
fiano alquanto, un’ombra più densa
penetra nelle pieghe ed avvolge
le carni; nell’anconetta degli Al-
berti, forse una delle opere ultime
del pittore che visse sino verso
Fig. 1 -- Lorenzo Monaco: Madonna , ,,
Parigi, Museo del Louvre 11 T425. traluce viva 1 arte del
(Fotografia Braun & Clement) 1 Angelico e di Masolino.
PIETRO TOESCA
A Bibbiena, in Casentino, ab-
biamo veduto nella casa del conte
Vecchietti un’altra opera di don
Lorenzo monaco finora ignorata
e che attesta l’attività del pittore
nel creare tali anconette fami-
gliari coi più vividi raggi di sua
arte (fig. 3). La Vergine è seduta
a terra sopra un cuscino, come
l’artista amò immaginarla nel qua-
dro del Louvre; ella tiene sul gi-
nocchio sollevato il Bambino be-
nedicente, mentre due angioletti
stanno librati nel cielo d’oro : un
manto azzurro denso copre la
Madonna che è vestita di tunica
chiara delicatamente sfumata ver-
so il bruno e ricamata d’oro ; fiam-
meggia il rosso mantelletto del
Bambino ; le lunghe tonacelle de-
gli angioli sono tinte di rosa.
Il piccolo quadro appare in di-
retta relazione col trittico degli
Uffizi (basti confrontare le figure
del Bambino, le mani della Ver-
gine) ; ed ecco che in molte parti
esso richiama l’anconetta del Lou-
vre, nell’atteggiamento stesso e
nel viso della Madonna, in certe
linee del panneggio, in quelle boc-
che e lembi acuti del mantello
del Bambino, nel tondeggiare
delle teste dei putti i quali hanno
simili affatto le piccole orecchie
e le mani. Tuttavia l’esecuzione
del quadro di Parigi non è da ri-
tenere sia stata vicina di tempo
a quella della Madonna di casa
Vecchietti: ivi è una fermezza
quasi eccessiva del segno ; le pie-
ghe, i contorni sembrano incisi:
colà, tutte le forme, anche di fronte
al trittico degli Uffizi, hanno una
dolcezza maggiore, le vesti si gon-
fiano alquanto, un’ombra più densa
penetra nelle pieghe ed avvolge
le carni; nell’anconetta degli Al-
berti, forse una delle opere ultime
del pittore che visse sino verso
Fig. 1 -- Lorenzo Monaco: Madonna , ,,
Parigi, Museo del Louvre 11 T425. traluce viva 1 arte del
(Fotografia Braun & Clement) 1 Angelico e di Masolino.