LA ROCCA PAOLINA DI PERUGIA
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con queste due opere addizionali, corridoio e Tanaglia, in modo quale non si poteva mi-
gliore, tenuto conto della topografia del luogo.
La fortezza era fornita di numerose casamatte difensive pel fiancheggiamento delle
varie parti, e di uno esteso sistema di contromine, genere di difesa accessoria cui il San-
gallo, comprendendone la grande importanza, dette pel primo vasto e razionale sviluppo. 1
Era inoltre provveduta di buone ed abbondanti acque potabili, nonché di un mulino,
che trovavasi nella Tanaglia; aveva un bell’edificio da far polvere e due vaste armerie co-
piosamente fornite.
L’armamento della fortezza consisteva in 72 pezzi d’artiglieria, fra grossi e minuti, tutti
montati sui relativi affusti, e le più grosse di queste artiglierie erano 5 cannoni da 60 e due
grossissimi da 80, che avean nome uno il Diluvio, l’altro la Paolina; ed erano entrambi
collocati sul mastio.
Chi entrava nella cittadella si trovava da prima in un grande androne ov’era il corpo
di guardia; e si crede, dice il Siepi, che quell’ambiente sottostante al mastio fosse stato
parte della chiesa di Santa Maria delle Vergini, ed i piccoli ambienti adiacenti, le celle di
quel monastero. Ma una tale tradizione non ha fondamento, poiché dai disegni e schizzi di
Antonio e di Aristotile si rileva in modo non dubbio che tutto il fronte dove era l’ingresso
'Il Sangallo munì il baluardo Ardeatino da lui co- nella sua classica opera: Storia della fortificazione nella
struito per la cinta di Roma di un esteso sistema di spiaggia romana.
contromine ampiamente descritto dal P. Guglielmotti
Fig. 6 — Perugia. Porta Marzia
(Fotografia Alinan)
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con queste due opere addizionali, corridoio e Tanaglia, in modo quale non si poteva mi-
gliore, tenuto conto della topografia del luogo.
La fortezza era fornita di numerose casamatte difensive pel fiancheggiamento delle
varie parti, e di uno esteso sistema di contromine, genere di difesa accessoria cui il San-
gallo, comprendendone la grande importanza, dette pel primo vasto e razionale sviluppo. 1
Era inoltre provveduta di buone ed abbondanti acque potabili, nonché di un mulino,
che trovavasi nella Tanaglia; aveva un bell’edificio da far polvere e due vaste armerie co-
piosamente fornite.
L’armamento della fortezza consisteva in 72 pezzi d’artiglieria, fra grossi e minuti, tutti
montati sui relativi affusti, e le più grosse di queste artiglierie erano 5 cannoni da 60 e due
grossissimi da 80, che avean nome uno il Diluvio, l’altro la Paolina; ed erano entrambi
collocati sul mastio.
Chi entrava nella cittadella si trovava da prima in un grande androne ov’era il corpo
di guardia; e si crede, dice il Siepi, che quell’ambiente sottostante al mastio fosse stato
parte della chiesa di Santa Maria delle Vergini, ed i piccoli ambienti adiacenti, le celle di
quel monastero. Ma una tale tradizione non ha fondamento, poiché dai disegni e schizzi di
Antonio e di Aristotile si rileva in modo non dubbio che tutto il fronte dove era l’ingresso
'Il Sangallo munì il baluardo Ardeatino da lui co- nella sua classica opera: Storia della fortificazione nella
struito per la cinta di Roma di un esteso sistema di spiaggia romana.
contromine ampiamente descritto dal P. Guglielmotti
Fig. 6 — Perugia. Porta Marzia
(Fotografia Alinan)