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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 4
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[Appendice]: Arte decorativa
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Candeliere ornamentali di Zuan Andrea da Mantova
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0455

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ARTE DECORATIVA

19

che si trovano a destra., errore anatomico che vien ripetuto più volte da Zuan Andrea,
come si vede nel gioco alla piastrella qui riprodotto. E la rassomiglianza si trova anche
fra una miniatura della « Sforziada » 1 (parte inferiore del frontispizio) e la base della quinta
candeliera (Bartsch, n. 27); il putto che riceve sculacciate ha la stessa positura del vinto
alla Lotta romana.

Altri e molti confronti si potrebbero fare, come quello del Cristo che porta la croce,
nella raccolta Goldsehmidt,2 con il tritone della terza candeliera (Bartsch, n. 30). Tutti ci
porterebbero alle stesse conclusioni e ci farebbero supporre Fra Antonio il disegnatore delle
candeliere. E la supposizione potrebbe anche essere confermata pensando che Zuan Andrea,

Zuan Andrea da Mantova: Putti che giocano
Roma, Gabinetto delle stampe

il quale aveva perduta ogni originalità nell’imitare il Mantegna, l’avesse pure perduta nel
copiare Fra Antonio.3 Ma Zuan Andrea alla scuola d’Antonio non potè dimenticare le forme
mantegnesche ; così che nelle candeliere, frammischiate con le forme nuove, sono quelle
umanistiche della scuola padovana, che invece non appaiono mai nelle opere fin qui cono-
sciute di Fra Antonio da Monza.

I putti di Zuan Andrea hanno dell’atletico e mutano il gioco delle sculacciate nella
lotta romana, e prendono positure oratorie nel gioco alla piastrella, e incrociano alabarde
invece di scherzare con i cagnolini; portano talvolta sul capo anche l’elmo guerriero. Inoltre
in alcune candeliere sono belle corazze tutte identiche a quelle che il Mantegna figurò nella
stampa rappresentante le spoglie del Trionfo di Cesare (Bartsch, n. 14). Zuan Andrea rese
robustamente classiche le forme già forti di Fra Antonio: alle sfingi della duodecima
candeliera (Bartsch, n. 31) egli incise un petto muscoloso, come se le costole gonfie spor-
gessero fra l’ammasso delle carni, invece del bel petto velloso delle sfingi nel frontispizio
della « Sforziada ».

Da Fra Antonio tuttavia Zuan Andrea imitò talvolta lo spirito furbesco, quando volle

1 L’Arte, I, pag. 164, o anche Warner, op. cit., dal Kristeller (op. cit.) a Fra Antonio da Monza non

tavola LXIII. siano invece di Zuan Andrea, che incideva, imitandoli

2 L'Arte, I, pag. 162, op. cit. con tanta precisione, i disegni de’maestri contem-

3 Nasce anzi il dubbio che le incisioni attribuite poranei.
 
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