Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Nicola, Giacomo de: Silvestro dell'Aquila
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0053

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
SILVESTRO DELL'AQUILA

11

ac formare quandam ymaginem in formam gloriose virginis Marie .... contenente filium
suum in genibus de lignamine ac cum omnibus expensis concurrentibus ad dictam imaginem
suis sumptibus videlicet fornita de oro et azzurro .... que imago sit et esse debeat ad si-
militudinem ymaginis fct per magm Johem blasutij in castro Civitelle, etc. ».

La vergine di Ancarano ha perduto oggi tutto il suo significato : il Bambino, ch’essa
già adorava disteso sulle sue ginocchia, nella brutta sostituzione moderna si è distaccato
dal suo sguardo amoroso, ha preso altra positura, disfacendo il gruppo.

* ^ ^

Lo stesso sentimento, espresso allo stesso modo, può vedersi nella Madonna in terra-
cotta che è nella chiesa di San Bernardino, al presente in una nicchia dell’altare della
terza cappella a destra (fig. 3).

Anche qui la Vergine, seduta su quello scranno così frequente nelle Madonne fioren-

Fig. 8 — Silvestro dell’Aquila : Lunetta con la Madonna e il Bambino
Aquila, San Marciano, porta laterale

tine del quattrocento e costante nelle Madonne dell’A riscola, adora a mani giunte il nato
che le riposa in grembo e verso cui, appena china, sfiora un mesto sorriso.

La statua è poco visibile nell’oscura cappella, nella nicchia chiusa da vetro, nel petto
tutto ricoperto da coralli, ed ha sofferto molte ingiurie coll’aggiunta della corona, delle stelle
sul manto, col rifacimento del Bambino : solo il viso, finemente colorato, ne resta intatto.

Che questa sia opera di Silvestro ne abbiamo la prova nei transunti, benché negligenti,
dell’Agnifili. « La figura di terra cotta della SS. V. M. madre di Gesù Cristo che sta al
presente nella sacrestia di San Bernardino la fece Monsignor Silvestro di Sulmona della
Torre Cittadino Aquilano ad istantia di Madonna Vannuccia moglie et herede delli Venga
della Genga per ducati 60», che furono pagati in tre volte : il 6 novembre 1494, 15 aprile
1499 e 20 settembre 1500. La data dell’esecuzione del lavoro è quindi probabilmente il 1494.

* * *

Nella stessa chiesa di San Bernardino è il monumento che ha consacrato la fama del-
l’artista, il mausoleo pel corpo del santo Senese che lasciò la vita in Aquila (fig. 4). Esso
s’innalza a forma quadrata in due ordini, ciascuno dei quali è diviso da pilastrini binati che
racchiudono semplici lastre di pietra aquilana nelle fiancate e nicchie con santi nelle due
faccie ; poggia su alto zoccolo, ed è coronato da calotta sferica.

L’attribuzione a Silvestro è consegnata non solo nella tradizione più remota, ma anche
nel testamento che Iacopo di Notar Nanni, il committente del mausoleo, fa nel 1500, dove,
 
Annotationen