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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 4
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Brunelli, Enrico: Opere d'arte nel Palazzo Marullo di Castellaci a Ragusa Inferiore
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0332

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OPERE D’ARTE

NEL PALAZZO MARULLO DI CASTELLACI A RAGUSA INFERIORE

OLTE opere d’arte sono conservate nel palazzo dei principi di
Castellaci a Ragusa inferiore, e dalla cortesia dei nobili pro-
prietari ne viene liberalmente concesso l’esame. Ma ben di
rado l’amore dell’arte trasse alcuno a Ragusa, nè alcuno mai
si accinse a illustrare degnamente la cospicua raccolta. 1 Nota
soltanto, per i cenni del Di Marzo, del La Corte e del D’Amico,
è una Madonna attribuita ad Antonello da Messina; ma anche
di questa, che è senza dubbio l’opera più interessante fra quante
ai principi di Castellaci appartengono, resta a dire non poco,
e io dirò qui brevemente così di essa come degli , altri oggetti
principali della collezione, poiché troppo lunga sarebbe forse
l’attesa di un degno illustratore. Resterà a quest’ultimo, quando alfine spunti, larghissimo
campo di studio.

È nella collezione Castellaci rappresentato realmente Antonello da Messina? Non esita
a rispondere affermativamente il Di Marzo 2, e lo segue il D’Amico,3 ma scettico si dimostra
al riguardo il più autorevole fra i biografi siciliani di Antonello.4 E lo scetticismo del La
Corte sarà, credo, diviso da quanti vorranno o dovranno limitarsi a pronunciare il loro
giudizio sulla fotografia onci’ è tratta la riproduzione qui unita.s Ma è bene avvertire subito
che la fotografia e l’originale determinano impressioni sensibilmente discordanti.6

Sovra un trono che trova riscontro in quelli dipinti da Antonello de Sabba,7 siede

1 La raccolta Castellaci, è per quanto ho potuto co-
noscere, di recente costituzione, poiché la maggior
parte delle opere che ad essa appartengono fu acqui-
stata, in Sicilia, dal barone Corrado Arezzo di Don-
nafugata, suocero del proprietario attuale, principe
Francesco Marnilo di Castellaci. Del pari è sorta in
questi ultimi minila collezione Bordonaro: delle col-
lezioni antiche dei patrizi siciliani non ne esiste più una !

2 Di Marzo, Delle belle arti in Sicilia, voi. Ili,
pag. 175-176, Palermo 1862; Id., Di Antonello da Mes-
sina e dei suoi congiunti, pag. 51-53, Palermo, 1903;
Id., Di un quadro di Antonello da Messina in Ragusa
inferiore, in La Sicile illustrée, a. Ili, fase. I, pa-
gine 10-11, Palermo 1906. In quest’ultima occasione
l’A. ha dato una piccola riproduzione del dipinto.

3 D’Amico, Antonello d’Antonio, in Archivio storico

messinese, a. V, fase. 1-2, pag. 118.

4 La Corte Cailler, Antonello da Messina, in Ar-
chivio storico messinese, a. IV, fase. 3-4, pag. 391-392.

5 Nessun dubbio in ogni modo sull’appartenenza
dell’opera a quel momento che, nell’evoluzione della
scuola pittorica messinese, è caratterizzato dal predo-
minio di influssi veneziani. O Antonello dunque o
un antonelliano ; non si può uscire da questo dilemma.

6 Così questa, come le altre fotografie riprodotte,
sono del fotografo messinese Vadala. A mia cono-
scenza non ne esistono altre, migliori o peggiori.

7 Antonello de Sabba riprodusse molto probabil-
mente i troni che faceva Giovanni de Saliba, suo padre,
intagliatore di professione. Ed anche l’autore del quadro
di Ragusa, se esso è Antonello d’Antonio, ebbe con
Giovanni rapporti prossimi di parentela e d’arte.
 
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