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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 5
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0428

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MISCELLANEA

Due auto=ritratti sconosciuti di G.L. Bernini.—



Quando Maffeo Barberini, che già fino dal tempo di
Paolo V aveva preveduto grandi cose dall’ ingegno

del Bernini, fu assunto al pontificato col nome di
Urbano Vili (1623), concepì nella sua mente l’ambi-
zioso disegno che Roma potesse giungere a produrre
sotto il suo regno un altro Michelangelo, « tanto più,
narra il Baldinucci, {Vita del cav. G. L. Bernino, Fi-
renze, 16S2, pagg. 10-11), chè già eragli sovvenuto

l’alto concetto dell’altar maggiore di San Pietro, nel
luogo che diciamo la Confessione, come ancora di far
dipingere a lui tutta la loggia della Benedizione». In

seguito a ciò il Bernini « per lo spazio di due anni
continui attese alla pittura, voglio dire a far pratica
di maneggiar.il colore, attesoché egli già la gran dif-
ficoltà del disegno coi suoi grandissimi studi superata
aves$£. In questo tempo, senza lasciare gli studi del-
l’architettura, fece egli gran quantità di quadri grandi

Fig. 1 — G. L. Bernini, Autoritratto. Firenze, Galleria degli Uffizi
 
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