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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 5
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0429

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MISCELLANEA

379

e piccoli, i quali oggi nelle più celebri gallerie di
Roma, ed in altri dignissimi luoghi fanno pomposa
mostra ».

Più avanti il Baldinucci stesso, dopo avere esaltato
le grandi qualità dei disegni di corpi umani del Ber-
nini, nei quali si scorge sempre « simmetria meravi-
gliosa, maestà grande, e una tal franchezza di tocco
che è proprio un miracolo », aggiunge (pag. 67) che è
concetto molto universale che il Bernini sia stato il

primo che abbia tentato di unire 1’ architettura con
la scultura e la pittura in tal modo che di tutte si
facesse un bel composto. 11 Bernini, sempre a dire
del Baldinucci, « fece ben presto tali progressi nel-
l’arte della pittura, che si vedono di sua mano, oltre
a quegli che sono in pubblico, sopra rso quadri,
molti de’ quali sono posseduti daU’eccellentissime case
Barberini e Chigi, e da quella dei suoi figliuoli, ed
un bellissimo e vivo ritratto di sua persona si con
serva nella tanto rinomata stanza de’ ritratti di proprie
mani dei gran Maestri del Palazzo del serenissimo
Granduca ».

Questo ritratto di cui parla il Baldinucci è quello
stesso che oggi si conserva nella collezione di auto-

ritratti della galleria degli Uffizi (fig. 1). Esso ci
presenta il Bernini a mezzo busto, di tre quarti a
destra, vestito semplicemente di nero con un largo
colletto bianco.

Nella collezione Messinger si conservano due altri
ritratti che sono da porsi in strettissima relazione con
quello degli Uffizi, e che hanno per noi un inte-
resse veramente eccezionale data la bellezza della
fattura e la loro efficacia rappresentativa, e data la

scarsità delle opere di pitture autentiche del grande
artista. In uno di questi ritratti (fig. 2) il Bernini si
è rappresentato a mezzo busto, in modo analogo a
quello della Galleria degli Uffizi, ma un poco più gi-
rato di tre quarti a destra; l’altro invece (fig. 3) è
un semplice abbozzo della sola testa, eseguito fugace-
mente, ma con una bravura, una larghezza, ed una
forza da fare pensare a Velasquez. Ambedue i ritratti
della collezione Messinger si direbbero a prima vista
opere di Velasquez tanta è la loro analogia di tecnica
e di rappresentazione con alcuni dei più noti ritratti
del grande artista spaglinolo. Ma il confronto con la
pittura degli Uffizi, che per la testimonianza contem-
poranea del Baldinucci è da attribuirsi al Bernini, ci

Fig. 2 — G. L. Bernini, Autoritratto. Roma, Collezione Messinger
 
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