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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 5
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Corrieri
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0438

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CORRIERI

Notizie di Berlino.

Il Congresso storico di Berlino si è riunito dal 7 al
12 agosto. È stato aperto in una seduta solenne dal
sig. Koser, direttore generale degli archivi prussiani.
Alla seduta inaugurale assisteva, quale rappresentante
dell’attuale cancelliere von Biilow, il segretario di
Stato von Bethmann-Hollweg, il quale ha dato il
benvenuto ai congressisti, in nome del governo im-
periale. Si sono letti telegrammi dell'Imperatore e
del Cancelliere ; e hanno preso la parola parecchi
congressisti appartenenti a diverse nazioni. Dopo di
che il Congresso si è diviso in varie sezioni, di cui
una era consacrata alla storia dell’arte.

Questa sezione si è riunita ogni mattina dalle 9 a
mezzogiorno al « Gewerbe-Museum » sotto la direzione
del prof. Woelflin, professore di storia dell’arte alla
Università di Berlino, che ha diretto le sedute con
gran tatto e molta competenza. Fra gli oratori che
hanno preso la parola ricordiamo il Dvorak, profes-
sore all’Università di Vienna, che ha studiato i mu-
saici di San Marco a Venezia sotto un nuovo punto
di vista, e li ha classificati in due categorie, quella
in cui domina la visione lineare e l’altra in cui appare
l’impressione pittorica.

Una comunicazione molto interessante fu quella
del Goldschmidt, professore all’ Università di Halle,
sopra le decorazioni delle chiese romaniche. Egli ha
stabilito un confronto tra la chiesa di Guedlinburg e
il duomo di Como, indicando le evidenti analogie dei
capitelli e di alcuni ornamenti dell’estremità dei due
edilizi. Simili ravvicinamenti hanno luogo tra il Duomo
di Ferrara e la chiesa di Konigsluter, che apparten-
gono a una generazione posteriore. Le forme tedesche
sono ispirate da modelli italiani, ai quali rimangono
inferiori qualitativamente. Tale infiltrazione dell’arte
lombarda in Germania è d’altronde confermata da
una lettera del secolo xii, diretta da un prete di
Regensburg a l’arcivescovo di Milano, la quale attesta
che la sua chiesa fu costrutta da artefici di Como.
Como era allora un centro di irradiazione ; e i con-
fronti del Goldschmidt mettono l’espansione dell’arte

lombarda in piena luce. Egli aggiunge che sarebbe
importante di fare lo stesso studio per l’architettura
della Provenza, per darsi conto sino a qual punto
l’arte decorativa di questo paese è stata influita dal-
1 ’ Italia, a meno che tale studio non porti a un risul-
tato contrario e dimostri la priorità della decorazione
francese. Il Goldschmidt non crede possibile quest’ul-
tima ipotesi e indica, per quei che si può giudicare
dato lo stato attuale degli studi, il movimento iniziale
in Lombardia.

Un’altra comunicazione di vivissimo interesse è
stata quella di Hulin de Loo (Gand) sopra i fratelli
Van Eyck, di cui distingue le mani nei manoscritti
di Torino (sparito nell’incendio), del principe Trivulzio
a Milano e della collezione Rothschild a Parigi.

Monsignor Wilpert (Roma) ha presentato le copie
fatte eseguire dai musaici di Santa Maria Maggiore,
lavoro gigantesco fatto con precisione scientifica che
ci permette nuove cognizioni sopra il passato di questi
musaici non ancora abbastanza conosciuti.

Il signor Ettore Verga di Milano ha riferito sulla
proposta di raccogliere a Milano tutte le pubblicazioni
relative a Leonardo da Vinci. Dietro suggerimento
del prof. Woldemar von Seidlitz (Dresda) il Congresso
ha votato alla città di Milano i suoi rallegramenti per
l’opera intrapresa.

Hanno inoltre presa la parola i signori Th. Wiegand
(Costantinopoli), Swarzenski, Treu, Sarre e altri an-
cora. I pomeriggi erano dedicati a sedute cui parte-
cipavano tutte le sezioni, nella sala della Filarmonica
e anche a escursioni e a feste.

Furono fatti ricevimenti dal von Bethmann-Hollweg,
segretario di Stato, e dalla città di Berlino al « Rath-
haus». Inoltre gli storici dell’arte hanno avuto il
privilegio di visitare parecchie collezioni particolari,
persino il castello imperiale, dove il Seidl ha mostrato
loro i meravigliosi quadri di Watteau : VEnseigne e
1 'Embarquement de Cythère. I signori von Beckerath,
von Kauffmann, Oppenheim, Simon e altri hanno
aperto le loro porte; e i signori Friedlànder e Schu-
bring hanno fatto gli onori delle collezioni con grande
gentilezza. La sezione delle incisioni del Museo aveva
 
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