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ADOLFO VENTURI
la composizione tra quelle della piena maturità cinquecentesca. Ma tanta ricerca del movi-
mento e della violenza, come tanta pienezza di sviluppo artistico, si ritrovano pure nel
coronamento della porta di Sant’Agostino ad Ancona (fig. 7), dove l’Orsini figurò sotto un
baldacchino il santo titolare della chiesa. Entro lo spazio chiuso da due festoni d’alloro ad
arco accosciato, riuniti da un anellone pure d’alloro, con grandi foglie ne’contorni che
sembran vampe sventolanti, sta una tenda conica aggroppata sulla cima, intorno a un busto
Fig. 6 — Giorgio da Sebenico : La Flagellazione di Cristo
Spalato, Cattedrale, Arca di Sant’Anastasio
con una fiamma sulla fronte e una mitra sul capo. Di qua e di là dall’accesso della tenda,
due angioli slargano alla vista l’interno di essa, dove appare Sant’Agostino, che volgesi dal
suo scanno come per scagliare dietro agl’infedeli il libro della verità che brandisce alto
con la sinistra.
Non il movimento soltanto, ottenuto con mezzi semplici e rapidissimi, quasi a scatti
talvolta, forma la novità dell’opera di Giorgio Orsini, perchè nello scolpire la « Carità», sulla
loggia de’ Mercanti ad Ancona (fig. 8), precorse i maestri del Cinquecento, nel nudo che
sembra ispirato dalla Venere capitolina, nella femminilità che si trova più tardi nella Leda
leonardesca. China la testa come solleticata dal genietto che le circonda con le braccia il
ADOLFO VENTURI
la composizione tra quelle della piena maturità cinquecentesca. Ma tanta ricerca del movi-
mento e della violenza, come tanta pienezza di sviluppo artistico, si ritrovano pure nel
coronamento della porta di Sant’Agostino ad Ancona (fig. 7), dove l’Orsini figurò sotto un
baldacchino il santo titolare della chiesa. Entro lo spazio chiuso da due festoni d’alloro ad
arco accosciato, riuniti da un anellone pure d’alloro, con grandi foglie ne’contorni che
sembran vampe sventolanti, sta una tenda conica aggroppata sulla cima, intorno a un busto
Fig. 6 — Giorgio da Sebenico : La Flagellazione di Cristo
Spalato, Cattedrale, Arca di Sant’Anastasio
con una fiamma sulla fronte e una mitra sul capo. Di qua e di là dall’accesso della tenda,
due angioli slargano alla vista l’interno di essa, dove appare Sant’Agostino, che volgesi dal
suo scanno come per scagliare dietro agl’infedeli il libro della verità che brandisce alto
con la sinistra.
Non il movimento soltanto, ottenuto con mezzi semplici e rapidissimi, quasi a scatti
talvolta, forma la novità dell’opera di Giorgio Orsini, perchè nello scolpire la « Carità», sulla
loggia de’ Mercanti ad Ancona (fig. 8), precorse i maestri del Cinquecento, nel nudo che
sembra ispirato dalla Venere capitolina, nella femminilità che si trova più tardi nella Leda
leonardesca. China la testa come solleticata dal genietto che le circonda con le braccia il