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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 1
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Venturi, Adolfo: La scultura dalmata nel XV secolo, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0078

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ADOLFO VENTURI

la sagrestia della cattedrale e per il battistero. Nel 1454
al 1459, tornato in Ancona, eseguì la loggia dei Mer-
canti, la porta di San Francesco alle Scale, entrambe
condotte a termine nel 1459. Nel 1460 si restituì a
Sebenico per rioccuparsi della fabbrica della cattedrale,
ma in quell’anno gli fu pure allogata l’opera della
porta della chiesa di Sant’Agostino in Ancona, che
rimase incompiuta alla morte di Giorgio. Nel 1464 fu
chiamato a Ragusa per il restauro del palazzo dei
Rettori, nel 1465 fece ritorno a Sebenico, nel 1466
fu a Pago per allargare e adornare la corte del futuro
Episcopio e per lavorare la facciata della cappella
della chiesa parrocchiale. Rimasto in sospeso il primo
lavoro, vuoisi che si recasse nel 1466 a Ossero per le
fabbriche della nuova cattedrale e della chiesa di San
Marco. Nel 1467 assunse di costruire eziandio in Pago
la cappella di San Nicola, per mezzo di Radmillo
suo allievo; nel 1469 fu di nuovo ad Ancona, nel '70
si trovò a Roma per trattare una causa innanzi a
Paolo II sull’attribuzione delle elemosine del vescovo
di Sebenico defunto, nel 1471 riapparve per l’ultima
volta in Ancona, nel 1472 fece iniziare dai suoi di-
scepoli la facciata della chiesa di Santa Maria in Ci-
vitanova Marche, nel 1475 di novembre morì a Se-
benico.

Ora di tanta attività poco è noto, e molte delle cose
eseguite in ^almazia, comprese quelle di Sebenico,
aspettano ancora chi ne ragioni con scienza e co-
scienza.

A Sebenico, l’opera della cattedrale fu in buona
parte sua e dei suoi scolari. Sua la cornice che gira
lungo la navata maggiore della chiesa coi soliti fo-
gliami dalle cime volte in un senso e dal lobo diretto
in senso opposto ; suoi gli ultimi capitelli delle colonne
della nave verso la crociera e quelli che reggono il
tiburio e la cupola ; suoi i cancelli e i pulpiti, il rive-
stimento delle pareti delle cappelle laterali all’altar
maggiore con nicchie poco affondate or concave, or
convesse, a scanalature, adorne di conchiglie nella
conca. Nella decorazione del battistero si rivede con
gli scolari, e lui solo nel modellato dei putti che
reggono la pila dell’acquasanta, forti, grassocci, arran-
cati al fusto. All’esterno, oltre le teste nella cornice
dello zoccolo, in parte sue proprie, in parte della sua
bottega, ed oltre i due putti col cartello spiegazzato,
T _ . , tutto il rivestimento delle pareti delle absidi fu eseguito

Fig. 8 — Giorgio da Sebenico : La Canta , 0

Ancona, Loggia de’ Mercanti sotto la sua direzione.

Principale cooperatore fu certo Andrea di Niccolò
Alessi da Durazzo, che troviamo nell’elenco dei suoi scolari e lavoranti, l’8 gennaio 1445 e
il 14 aprile 1452. Tanto nel battistero, quanto nell’altare delle reliquie, è facile di distinguerlo
da Giorgio Orsini, specialmente per le proporzioni delle figure che riscontreremo in altre
 
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