Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

DOI issue:
Fasc. 1
DOI article:
Venturi, Adolfo: La scultura dalmata nel XV secolo, [1]
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0079

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
LA SCULTURA, DALMATA NEL XV SECOLO

37

opere certe di lui. Il profeta Elia, in una nicchia
di quell’altare (fig. 9), è alto come un fantasma,
con la testa stranamente allungata, con pieghe a
liste curve calligrafiche, convenzionali, le une
dalle altre scostate sul piede ad angolo acuto,
quali ritroveremo poi nell’Alessi, benché men roz-
zamente segnate. L’arte dell’Alessi scaturisce da
quella di Giorgio, e così l’arte di altri cooperatori
di questo maestro, nel San Girolamo e nel fregio
con i genietti addossati l’uno all’altro, nell’esterno
del duomo ; nel Padre Eterno della volta e nelle
statue del battistero; nella pietra tombale del ve-
scovo Giorgio Sisgoreo (f 1453), che si vede al-
l’entrata della cattedrale. Che pure in quest’opera
si ripetano rozzamente le forme insegnate da
Giorgio, si vedrà, oltre che in molti particolari,
nella decorazione dei pennacchi risultanti tra
l’arco accosciato e la lastra rettangolare, nei quali
un bastone fogliato a spigoli si attorce flessuo-
samente intorno a un tondo convesso e l’incor-
nicia intrecciandosi, così come.si riscontra nella
loggia dei Mercanti d’Ancona e in altre opere
di Giorgio. Può supporsi invece che a lui stesso
appartenga il Crocefisso, che è nell’ultimo altare
a sinistra del duomo, eseguito con la sua sin-
golare energia.

Sebenico addita ancora la casa abitata dal-
l’Orsini, con un’ iscrizione riferentesi alla Morte.
E di fronte ad essa la porta d’un cortile, con il
segno araldico di un orso, relativo al cognome
dello scultore ; ma niuno ha riconosciuto come
la casa già di Leonardo Foscolo, ora convento di
San Lorenzo, sia stata architettata da Giorgio. I
suoi più deboli scolari lavorarono nelle parti de-
corative, meno che nel davanzale della finestra
inferiore a destra (fig. io), dove Giorgio stesso
richiamò la decorazione del loggiato a ponente
del palazzo dei Dogi.

Spalato si vanta dell’arca di Sant’Anastasio
nel duomo, ma non ha mantenuto rispettosa-
mente sul campanile della cattedrale, testé rin-
novato, l’angiolo con lo stemma della famiglia
Dnjma de Judicibus, certo opera di Giorgio,1
ora nella sezione V del museo spalatino. Altre

Fig. 9 — Andrea di Niccolò Alessi : Il profeta Elia
Sebenico, Cattedrale, altare delle Reliquie

tracce dell’ influsso di maestro Giorgio si

trovano nella via della città vecchia a Spalato, nella casa dei Dalla Costa, ora Katalinic':

1 11 Jblic' nel Veestnìk-Krvatskoga Archeloskoga
Drustua (nova serie godina I, 1895, U. Zagrebu, 1896)
e particolarmente nell’articolo Zvonik spljetske stolne
crkve assegna all’angiolo con lo stemma Dnjma de
Judicibus il secondo periodo della costruzione (1409-

1420) ; e dice che il terzo periodo s’inizia nel 1506.
Ma invece nel 1456, a detta del Jelic' stesso, si rac-
colse la decima per continuare la costruzione del cam-
panile, e quindi intorno a quell’anno s’inizia il terzo
periodo, al quale conviene l’angiolo con lo stemma.
 
Annotationen