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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 1
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Venturi, Adolfo: La scultura dalmata nel XV secolo, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0082

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4o

ADOLFO VENTURI

stessa casa, in un gran capitello rivestito di fogliame gotico-fiorito può riconoscersi l’influsso
del potente scultore.

Ad Ancona, altro campo dell’attività di Giorgio, poco può aggiungersi alle grandi e cono-
sciute opere d’arte. Vi aggiungiamo però il sarcofago del Beato Gabriele Ferretti (f 1456)
nella cripta del duomo di Ancona, eseguito dal nostro scultore insieme con qualche aiuto:
le chiuse palpebre sono grossamente segnate, come altri contorni de’ lineamenti ; ma la
gradina del tagliapietra, lasciando scabro il saio monacale, rende la lana, come passando sulle
belle mani ne indica la pelle rugosa. Nella stessa cripta è una testina ideale (fig. 12) stac-
cata da qualche monumento, dagli occhi a mandorla, dai capelli a liste arricciata ornati sulla

Fig:. 15 — Andrea Alessi da Dimazzo: Il Battesimo di Cristo
Traù, Porta del Battistero

fronte, nel mezzo, da una rosetta: frammento gentilissimo di opera di Giorgio. Ai suoi scolari
possiamo assegnare il busto a bassorilievo dello Scalamonti, raffigurato in età d’anni quaran-
tacinque, ora nel museo di Ancona; la porta del Monte di Pietà a Fermo, e l’altra poste-
riore di Santa Maria della Misericordia in Ancona; infine la statua di vescovo proveniente
da San Primerano, conservata nella cripta del duomo d’Ancona; e un busto di Padre Eterno
benedicente conservato nella sagrestia della chiesa di San Domenico a Recanati.

A Zara, nella città ove l’Orsini ebbe i natali, abbiamo pure riconosciuta la sua mano
in due parapetti di finestra, adorni ugualmente da due putti che reggono a fatica un
festone di frutta e tra cui sono frammischiate spiche e rose ; l’uno dei parapetti è nella
via dell’ Ospedale, l’altro in campo San Rocco (fig. 13). Basta confrontare i due davanzali
 
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