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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 1
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0098

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MÌSCÉLLANÈA

bello di forza e di fede, nel quadro Messinger, sembra
spenta in quella dell’uomo attempato. Preso da febbre
egli aveva lasciato Roma dopo aver trionfato co’ Giuochi
Olìmpici, coi Figli dì Sparta, ecc. In patria la poli-
tica lo portò all’assemblea nazionale nel 1793, ma dopo
avere inaugurato alberi di libertà, rivendicata insieme

coi colleghi la memoria di Jean-Jacques Rousseau, il
cittadino Jean-Pierre Saint-Ours «est venu», scriveva
il De la Rive, « à des idées très modérées, et se dis-
culpe fort de toutes les exagérations dont on l’accuse ».
L’autoritratto di Ginevra lo rappresenta in un mo-
mento di concentrazione, di moderazione di spirito,
di stanchezza ; quello di Roma in un giorno di gaudio.

A. Venturi.

Ancora della medaglia inedita di Virgilio. — Il

rovescio della medaglia pubblicata nell’ultimo numero
de L’Arte, quantunque per la forma decorativa avesse
una qualche corrispondenza col diritto, specialmente
per gli archetti tangenti nelle punte e gigliati che
adornano la circonferenza più interna, non ci parve
connesso al diritto e proprio di esso.
Tuttavia, esaminata di nuovo la me-
daglia, ci siamo persuasi che diritto
e rovescio sono stati composti insieme
e ad un tempo ; ma come spiegare
la leggenda macabra del rovescio,
come metterla in relazione coi versi
dell’antico epitaffio di Virgilio? Ci
siamo ricordati la pietra tombale di
Hubert van Eyck nel museo di Gand,
con la rappresentazione d’uno sche-
letro il quale tiene un’ampolla in ogni
mano. Era ricoperto, dal petto fino
alle ginocchia, per una cartella di
rame che fu strappata via dalla lastra
d’ardesia ; ma lo storiografo di Gand,
Van Vaernewyck, nel suo Spiegel der
Nederlandsche andtheydt, ce ne ha
conservatal’iscrizione, che così suona:
« Rispecchiati in me tu che calchi la
mia polvere. Io ero come te. Intanto
io sono qui sotto, sepolto, morto,
quale tu mi vedi. Nè consigli, nè
scienza, nè medicine mi soccorrono ;
arte, onore, sapienza, possanza, gran-
de ricchezza, tutto è vano all’arrivo
della morte! Hubrecht Van Eyck
è il mio nome, ora preda de’ vermi,
un tempo famoso e altamente onorato
come pittore. Bentosto anche questa
picciol cosa tornerà nel nulla... ». Ora
lo spirito del poemetto fiammingo ci
sembra ispirare ugualmente il dettato
del rovescio della medaglia.

Il concetto della vanità dell’essere
e della gloria inciso nella cartella sepolcrale del grande
pittore fiammingo, si ripete nel rovescio della medaglia
recante nel diritto l’epitaffio della tomba del grande
poeta. Soggiungiamo che la pietra tombale eseguita
circa il 1427 e la medaglia sono contemporanee o quasi,
anteriori al concetto umanistico della gloria diffusosi
poi per tutto il resto del Quattrocento.

A. Venturi.

Fig. 2—Jean-Pierre Saint-Ours-: Autoritratto
Roma, Collezione Messinger
 
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