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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc.3
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0274

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226

MISCELLANEA

menti di legno dorati, tarsia ed altri ornamenti, è
diviso in alcuni spazi, ne’ quali, per mano di Timoteo
Viti, famoso pittore di que’ tempi, sono dipinti una
Pallade con l’egida, un Apollo con la lira, e le nove
Muse, ciascuna col suo proprio instrumento».

Il Vasari, come abbiamo veduto, dà a Timoteo
solo l’Apollo e due Muse, mezzo nude... «belle a
maraviglia » ; il Milanesi, nel commento alla Vita di
Timoteo, nota: « Molte pitture della Corte d’Urbino
vennero per eredità in potere della famiglia Medici ;
ma di quest’Apollo collè Muse non sappiamo nulla.
Forse era dipinto a fresco».1 Nulla di più inesatto,
che l'Apollo e sette delle Muse che erano in Urbino
si trovano da molti anni nella Galleria Corsini di
Firenze.

M principe Don Tommaso Corsini, al quale mi ri-
volsi direttamente, e al quale dalle colonne de\\' Arie
rinnovo i più vivi ringraziamenti, mi favori con let-
tera dell'S aprile 1906 le seguenti preziose notizie:
I quadretti che ornavano un gabinetto del duca d’Ur-
bino, dovevano essere dieci, e furono porlati a Roma

Timoteo Viti : Apollo. Firenze
Galleria Corsini

anche «una Pallade con l’egida»; ma quanto alle
molte altre pitture che il Viti avrebbe eseguito, se-
condo il Vasari, per gli stessi principi, non possiamo
affermare nulla, nè nulla negare non avendo altra no-
tizia all'infuori di quella che riguarda alcuni stemmi
dipinti dal nostro assai più tardi e di poche altre
opere di cui non è qui il caso di discorrere. 1

Lo stesso Baldi nel capitolo IX della sua bella
Descrizione del palazzo ducale d’ Urbino, dopo d’avere
parlato della libreria del duca e del famoso studio
intarsiato nell’appartamento principale del palazzo,
scrive: «Degli studi, un altro ve n’è sotto questo nel-
l’appartamento inferiore, la metà più picciolo: per-
ciocché, dove lo spazio dello studio di sopra, tutto è
libero, quello di sotto che gli risponde, è diviso nello
studio di che parliamo, ed in una cappelletta di cui
parleremo poco dopo. 2 Questo, oltre gli scornicia-

1 Di questi e degli altri lavori del Viti dirò diffusamente in una
pubblicazione, che spero prossima, intorno alla vita e alle opere
dell’amabile artista.

2 Tanto lo «studiolo» quanto la cappelletta cui accenna l’illu-

Timoteo Viti: Talia. Firenze, Galleria Corsini.

insieme con i libri della biblioteca ducale; ma meni re
questi furono collocati nella Vaticana, i quadri passa-

stre storico dei duchi d’Urbino, si trovano allo stesso piano occu-
pato attualmente dall’ Istituto di belle arti di quella città.

1 Vasari, edizione Sansoni.

Che Timoteo Viti si trovasse al servizio dei duchi
d’Urbino non è dubbio, come si deduce dagli scrit-
tori locali e da Bernardino Baldi che gli attribuisce
 
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