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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc.3
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0281

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MISCELLANEA

sorreggente sul petto il vange'o, è curata con estrema
finezza, fino nelle unghie e nella loro attaccatura col-
l’epidermide, nelle nocche poco ossute e sporgenti e
nelle tenui pieghe della cute al punto dove si uniscono
le dita ; la destra stringe il calice di cui non rimane che
il piede ed è egualmente trattata, con le stesse delica
tezze di forma, conia stessa carnosità e morbidezza.

L’ iconografia del San Giovanni Evangelista in quel
tempo non rimaneva stabile e sembra che uno solo,
fra i parecchi artefici che la trattarono, abbia mante-
nuto la stessa riproduzione, ripetentesi in più copie,
libile identiche movenze. Se riavviciniamo questa figura
all’Evangelista nel bassorilievo di Leone I, pure nel
battistero lateranense, dato al Capponi, 1 non pos-
siamo dubitare un istante ad attribuirlo al medesimo
artista. Le caratteristiche capponiane sono in questa
mantenute; la solita fronte bassa, la capigliatura a

1 G x o i .1, Luigi Capponi : in Ardi. Stor. dell’ arto, 1893, pag. 86
e seguenti*

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riccioioni, il mento sporgente e le vesti, piene di pieghe
spezzate e artificiose. E maggior consistenza alla nostra
ipotesi dà la esatta riproduzione del tipo che, con poche
varianti, si ripete pur nell’Evangelista del bassorilievo
del Capponi a Santa Maria della Consolazione. Non
v’ è dubbio, dunque dicemmo, per esitare, chs anzi
ci sorprende l’attribuzione dello Steimnann e maggior-
mente quella dello Schmidt, che, pur rilevando queste
caratteristiche e le spiccate analogie con l’arte del
Capponi, la riporta ad altra mano, alla mano di uno
scolaro del Rregno, che, questa volta almeno, avrebbe
superato il maestro, si sarebbe allontanato dalla sua
tradizione e si sarebbe accostato a quella d’un contem-
poraneo. Ma non potè essere il Capponi allievo del
Bregno? È questa l’ipotesi che lo Schmidt ha venti-
lato e a cui non si può con tutta certezza rispondere,
per ora basti l’aver rilevato un lavoto di buona fattura
e l’aver segnalate le parti di un altare, che, completo,
dovette aver avuto il suo merito.

Paolo Giordani

L'Arte. XI, 30.
 
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