254
PIETRO TOESCA
altro vetro con la Crocifissionenel Victoria and Albert Museum (fig. 5), mentre un dittico
del Museo Civico di Torino, con figure dai visi obliqui e dalle lunghe canne nasali mi
rammenta particolarmente la maniera del bolognese Jacopo Avanzi1 2 (fig. 6).
* * *
Pochi vetri dorati del Quattrocento appartenenti all’ Italia centrale ho ritrovati sinora,
ma di notevole importanza.
Nella rarissima collezione del Museo Civico di Torino trovasi una Madonna con la data
del 1408. Sotto la lastra vitrea, purtroppo offuscata di innumerevoli bollicine, il disegno
Fig. 9 — Amico d’Aquila: Natività. Torino, Museo Civico
delle figure graffito sull’oro è di grande finezza ; tinte variate traspaiono sotto i graffiti e
danno all’opera uno speciale valore pittorico.3 Già il Suida e O. Sirén attribuirono l’accu-
rato lavoro a Lorenzo Monaco: tale giudizio — cui noi pure eravamo giunti — trova conferma
nel confronto con i contemporanei dipinti del camaldolese e coi pochi disegni a penna che a
lui si possono attribuire 4 (fig. 7).
1 Londra, Victoria and Albert Museum, n. 102-1882.
2 Torino, Museo Civico, n. 3030, « Scuola di Giotto,
1350 ». I singoli vetri sono aiti 0.175, larghi 0.085.
Figure d’oro a graffito; fondo nero. Cfr. Museo Ci-
vico di Torino, op. cit., tav. XLVI.
J Torino, Museo Civico, n. 3023, « Madonna di
casa Constabili di Ferrara ». Il vetro è alto 0.20,
largo 0.135. Sotto i graffiti del cuscino traspare una
tinta rossa; sotto il manto della Vergine una tinta
bluastra. Il padiglione è di colore rosso corallino con
ornati d’oro; lo stesso colore hanno i manti dei due
santi. Il fondo è azzurro cupo. Nel basso è a graffito
la scritta: « Anno d. mccccviii ». Riprodotta in Museo
Civico di Torino, op. cit., tav. XLVII.
4 O. Sirén, Tre Madonnine del Fitzwillìam Mu-
seum (Rivista d’Arte, 1905, pag. 245 e segg.). Cfr. i
PIETRO TOESCA
altro vetro con la Crocifissionenel Victoria and Albert Museum (fig. 5), mentre un dittico
del Museo Civico di Torino, con figure dai visi obliqui e dalle lunghe canne nasali mi
rammenta particolarmente la maniera del bolognese Jacopo Avanzi1 2 (fig. 6).
* * *
Pochi vetri dorati del Quattrocento appartenenti all’ Italia centrale ho ritrovati sinora,
ma di notevole importanza.
Nella rarissima collezione del Museo Civico di Torino trovasi una Madonna con la data
del 1408. Sotto la lastra vitrea, purtroppo offuscata di innumerevoli bollicine, il disegno
Fig. 9 — Amico d’Aquila: Natività. Torino, Museo Civico
delle figure graffito sull’oro è di grande finezza ; tinte variate traspaiono sotto i graffiti e
danno all’opera uno speciale valore pittorico.3 Già il Suida e O. Sirén attribuirono l’accu-
rato lavoro a Lorenzo Monaco: tale giudizio — cui noi pure eravamo giunti — trova conferma
nel confronto con i contemporanei dipinti del camaldolese e coi pochi disegni a penna che a
lui si possono attribuire 4 (fig. 7).
1 Londra, Victoria and Albert Museum, n. 102-1882.
2 Torino, Museo Civico, n. 3030, « Scuola di Giotto,
1350 ». I singoli vetri sono aiti 0.175, larghi 0.085.
Figure d’oro a graffito; fondo nero. Cfr. Museo Ci-
vico di Torino, op. cit., tav. XLVI.
J Torino, Museo Civico, n. 3023, « Madonna di
casa Constabili di Ferrara ». Il vetro è alto 0.20,
largo 0.135. Sotto i graffiti del cuscino traspare una
tinta rossa; sotto il manto della Vergine una tinta
bluastra. Il padiglione è di colore rosso corallino con
ornati d’oro; lo stesso colore hanno i manti dei due
santi. Il fondo è azzurro cupo. Nel basso è a graffito
la scritta: « Anno d. mccccviii ». Riprodotta in Museo
Civico di Torino, op. cit., tav. XLVII.
4 O. Sirén, Tre Madonnine del Fitzwillìam Mu-
seum (Rivista d’Arte, 1905, pag. 245 e segg.). Cfr. i