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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 5
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Frizzoni, Gustavo: Bartolomeo Suardi detto Bramantino secondo una nuova pubblicazione
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0379

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BARTOLOMEO SU ARDI DETTO BRAMANTINO

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raffinatezza di gusto, della quale non si sarebbe curato il maestro dai panneggi alla romana.
E bene rammentare del resto, che il Morelli non era del novero di quei saccenti, i quali
non credono dovere ritornare su quanto una volta hanno sentenziato, ma con ulteriori os-
servazioni avrebbe accolto forse il giudizio dello scrivente, ammettendo, come non si peri-
tava affermare apertamente, che, mentre teneva in modo speciale alle sue norme da applicare
nel giudizio intorno alle opere d’arte, riconosceva di essere caduto in errore ogni qual volta,
per un motivo o per l’altro, si era lasciato fuorviare, divenendo infedele all’osservanza dei
suoi proprii criteri fondamentali.

Dal canto nostro, perchè non dovremmo essere pronti a ricrederci quando ci fosse
dimostrata la fallacia delle nostre argomentazioni? Per queste intanto noi persistiamo a

(Fig. 4 — Putto fra pampini di Bernardino Luini a Chantilly
(Fotografia Braun)

credere, che finché non ci saranno presentati dei documenti a sostegno di una collabora-
zione, per limitata si voglia, del Bramantino nelle pitture della Pelucca, queste vogliano
essere considerate come un’impresa affidata a nessun altro se non al Luini, il quale a com-
pierla si sarà servito bensì di collaboratori subordinati, a noi ignoti.

Fra i soggetti addotti dal nostro autore, e riprodotti, come accessori all’argomento prin-
cipale, ve ne sono alcuni di speciale interesse. Fra questi tre opere poco conosciute e da
lui giustamente indicate quali produzioni di Bernardino Luini. Sono, in primo luogo un
quadro di un Ecce Homo nella raccolta del convento di San Floriano nell’Austria superiore,
segnalata come l’originale da cui fu desunta la copia in minori dimensioni del francese Simon
de Chàlons, conservata in galleria Borghese; in secondo luogo un bel frammento di una
Circoncisione a fresco, già sulla parete esterna del castello di Abbiategrasso, ed ora presso
il pittore Oreste Silvestri in Milano, in terzo un disegno di Galleria degli Uffizi con un
San Rocco seduto ed un angelo da canto che ne accenna la tradizionale piaga alla gamba.
Disegno interessante, come quello nel quale, salvo errore, si ha a ravvisare uno studio pre-
paratorio per l’affresco del maestro stesso, eseguito a Saronno sopra una parete sotto la
cupola. Quivi fa parte di una serie di dipinti nei quali stanno rappresentate delle singole,
avvenenti figure di Santi, muniti ciascuno del proprio attributo.

Gustavo Frizzoni.

L'Arte. XI, 42.
 
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