IL CASTELLO DI SAN NIC ANDRO DI BARI
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sione in due campate mediante una trave maestra senza il bisogno dell’arco. Codesta camera
ha una finestrina ad arco semicircolare ed in un’altra parete un vano di armadio a muro
anche ad arco.
Immediatamente a contatto di questa torre sta l’altra quadrata dell’angolo N.-O. Tra
l’una e l’altra torre resta un angolo rientrante acuto.
Una tale disposizione non poteva avere altra ragione se non quella di conservare una
certa analogia e simmetria con la sistemazione adottata nella fronte opposta ; e ciò rispon-
deva anche alla convenienza di dare un maggior afforzamento ai fianchi dell’abitazione
baronale.
Codesta torre quadrata dell’angolo N.-O., la più grande di tutte per dimensioni, è crol-
lata per la maggior parte della sua altezza, come già si è detto : è rimasta in piedi la sola
parte più bassa, che mostra qualche lunga saettiera. Nei muri rimasti scoperti vedonsi i fori
in cui erano incastrate le travi dei solai, che formavano i vari piani della torre.
Per completare questo breve cenno descrittivo del castello diamo un rapido sguardo al
cortile interno ed alle stanze già alloggio dei signori.
Il cortile in origine molto vasto, è reso ora più angusto per le costruzioni meschine
che si son venute addossando alla cinta turrita. Sono piccole case a tetto, terrazzini, sca-
lette, archi con nuove porte e finestre aperte nei muri antichi.
Nel lato che cinge il cortile da nord vedesi sulla sommità del muro un campaniletto
che indicherebbe la cappella del castello. Esiste infatti in quella parte del castello un altare
collocato in una specie di armadio a muro in una delle sale verso il cortile. Ma tanto l’altare
quanto il campaniletto sono misere opere recenti e di nessuna importanza e nulla hanno a
che fare con l’antica chiesa del castello intitolata a San Nicola, di cui si fa menzione negli
antichi diplomi.
Le stanze baronali sono state trasformate in mille guise per essere adattate a caserma
dei carabinieri, ad uffici e ad altro uso.
Gli antichi saloni coperti con volte forse in origine aveano solai di legno. Le pareti,
ora rivestite d’intonaco, erano sino a qualche anno fa scoperte e mostravano il diligente
apparecchio della bella pietra calcare. Nelle camere nessuno avanzo di parti decorative.
* * *
Da quanto è stato detto può conchiudersi, che, trascurando tutte le misere costruzioni
più o meno recenti, fatte per ragion di lucro, e che non meritano di esser considerate se
non per augurarne la demolizione, si hanno nel monumento le impronte di due epoche.
Là parte più antica, come si è visto
dianzi, dovea già esistere uel 1242. Non
si può affermare che la costruzione sia
stata opera di Federico II; anzi sarebbe
da escludere una tale ipotesi, poiché mentre
di tutti i castelli costruiti di pianta e par-
zialmente ricostruiti da Federico, si hanno
frequenti e precise notizie, per questo di
San Nicandro non si trova il minimo ac-
cenno a lavori ordinati o compiuti, ed ap-
pena una volta soltanto lo si trova no-
minato.
Ma ancora più positive sono le ra-
gioni che ci vengo.11 date dai caratteri
architettonici e stilistici del monumento
per conchiudere che quella costruzione
Castello di San Nicandro di Bari
Particolare: finestrina e losanga
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sione in due campate mediante una trave maestra senza il bisogno dell’arco. Codesta camera
ha una finestrina ad arco semicircolare ed in un’altra parete un vano di armadio a muro
anche ad arco.
Immediatamente a contatto di questa torre sta l’altra quadrata dell’angolo N.-O. Tra
l’una e l’altra torre resta un angolo rientrante acuto.
Una tale disposizione non poteva avere altra ragione se non quella di conservare una
certa analogia e simmetria con la sistemazione adottata nella fronte opposta ; e ciò rispon-
deva anche alla convenienza di dare un maggior afforzamento ai fianchi dell’abitazione
baronale.
Codesta torre quadrata dell’angolo N.-O., la più grande di tutte per dimensioni, è crol-
lata per la maggior parte della sua altezza, come già si è detto : è rimasta in piedi la sola
parte più bassa, che mostra qualche lunga saettiera. Nei muri rimasti scoperti vedonsi i fori
in cui erano incastrate le travi dei solai, che formavano i vari piani della torre.
Per completare questo breve cenno descrittivo del castello diamo un rapido sguardo al
cortile interno ed alle stanze già alloggio dei signori.
Il cortile in origine molto vasto, è reso ora più angusto per le costruzioni meschine
che si son venute addossando alla cinta turrita. Sono piccole case a tetto, terrazzini, sca-
lette, archi con nuove porte e finestre aperte nei muri antichi.
Nel lato che cinge il cortile da nord vedesi sulla sommità del muro un campaniletto
che indicherebbe la cappella del castello. Esiste infatti in quella parte del castello un altare
collocato in una specie di armadio a muro in una delle sale verso il cortile. Ma tanto l’altare
quanto il campaniletto sono misere opere recenti e di nessuna importanza e nulla hanno a
che fare con l’antica chiesa del castello intitolata a San Nicola, di cui si fa menzione negli
antichi diplomi.
Le stanze baronali sono state trasformate in mille guise per essere adattate a caserma
dei carabinieri, ad uffici e ad altro uso.
Gli antichi saloni coperti con volte forse in origine aveano solai di legno. Le pareti,
ora rivestite d’intonaco, erano sino a qualche anno fa scoperte e mostravano il diligente
apparecchio della bella pietra calcare. Nelle camere nessuno avanzo di parti decorative.
* * *
Da quanto è stato detto può conchiudersi, che, trascurando tutte le misere costruzioni
più o meno recenti, fatte per ragion di lucro, e che non meritano di esser considerate se
non per augurarne la demolizione, si hanno nel monumento le impronte di due epoche.
Là parte più antica, come si è visto
dianzi, dovea già esistere uel 1242. Non
si può affermare che la costruzione sia
stata opera di Federico II; anzi sarebbe
da escludere una tale ipotesi, poiché mentre
di tutti i castelli costruiti di pianta e par-
zialmente ricostruiti da Federico, si hanno
frequenti e precise notizie, per questo di
San Nicandro non si trova il minimo ac-
cenno a lavori ordinati o compiuti, ed ap-
pena una volta soltanto lo si trova no-
minato.
Ma ancora più positive sono le ra-
gioni che ci vengo.11 date dai caratteri
architettonici e stilistici del monumento
per conchiudere che quella costruzione
Castello di San Nicandro di Bari
Particolare: finestrina e losanga