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BIBLIOGRAFIA
la croce processionale d’argento per la cattedrale di
Bassano, e nel 1451 a Milano ove Francesco Sforza
lo accolse benevolmente per raccomandazione di Piero
de’ Medici. Sulla scorta del Beltrami, gli AA. seguono
l’Averlino ne’ lavori per il Castello, rivedendo, com-
dell’altezza delle pareti, della copertura, infine di tutta
la parte statica, trattano sempre gli altri. .. L’opera
sua fu in contrasto continuo con quella dei costruttori,
i quali l’accusavano innanzi al Duca di far ritardare
il lavoro per volervi introdurre quegli elementi orna-
Filarete : Particolare della porta. Roma, San Pietro
pletando e correggendo le lettere da quegli ricavate
dall’Archivio di Stato di Milano, concludendo che
l’Averlino non ebbe che una minima parte nella co-
struzione della torre chiamata impropriamente Torre
del Filarete. « Le controversie », scrivono gli AA.,
« ch’egli ha di continuo con gli altri architetti si ri-
feriscono sempre alla parte ornamentale, alla cornice
di terracotta, ai beccatelli ; mentre delle murature,
mentali ch’essi non credevano necessari... Gli oppo-
sitori delPAverlino finiron per trionfare, e dai docu-
menti risulta che nella torre il nostro artista non ebbe
ad eseguire che la porta di marmo e il battiponte
dinanzi ».
Mentre attendeva ai lavori nel Castello sforzesco,
il Duca di Milano insistette presso i deputati della
fabbrica del Duomo, perchè fosse assunto come in-
BIBLIOGRAFIA
la croce processionale d’argento per la cattedrale di
Bassano, e nel 1451 a Milano ove Francesco Sforza
lo accolse benevolmente per raccomandazione di Piero
de’ Medici. Sulla scorta del Beltrami, gli AA. seguono
l’Averlino ne’ lavori per il Castello, rivedendo, com-
dell’altezza delle pareti, della copertura, infine di tutta
la parte statica, trattano sempre gli altri. .. L’opera
sua fu in contrasto continuo con quella dei costruttori,
i quali l’accusavano innanzi al Duca di far ritardare
il lavoro per volervi introdurre quegli elementi orna-
Filarete : Particolare della porta. Roma, San Pietro
pletando e correggendo le lettere da quegli ricavate
dall’Archivio di Stato di Milano, concludendo che
l’Averlino non ebbe che una minima parte nella co-
struzione della torre chiamata impropriamente Torre
del Filarete. « Le controversie », scrivono gli AA.,
« ch’egli ha di continuo con gli altri architetti si ri-
feriscono sempre alla parte ornamentale, alla cornice
di terracotta, ai beccatelli ; mentre delle murature,
mentali ch’essi non credevano necessari... Gli oppo-
sitori delPAverlino finiron per trionfare, e dai docu-
menti risulta che nella torre il nostro artista non ebbe
ad eseguire che la porta di marmo e il battiponte
dinanzi ».
Mentre attendeva ai lavori nel Castello sforzesco,
il Duca di Milano insistette presso i deputati della
fabbrica del Duomo, perchè fosse assunto come in-