L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (11.1908)

I MUSAICI DEL BATTISTERO DI SAN GIO VANNI IN FONTE A NAPOLI 435

boliche degli evangelisti, di cui restano solo l’uomo e il leone ; l’aquila è molto danneggiata,
e il vitello è scomparso ; gli archi che sormontano le nicchie son decorati con scene pasto-
rali. Nel mezzo delle quattro pareti erano aperte delle finestre, tre delle quali ora sono
chiuse, e ai lati di ognuna erano figurati due santi in piedi, con tunica e pallio, portanti
corone. La calotta che forma il centro della cupola porta su un fondo turchino cosparso
di stelle la croce aurea monogrammatica sormontata da corona, tenuta dalla mano divina,

U11 santo martire (particolare)
Napoli, San Giovanni in Fonte

e fiancheggiata dalle due lettere A ed Q. Dalla cornice decorata di fiori, di vasi, di uccelli,
che circonda questo campo centrale si staccano otto larghe bande pure decorate con festoni
uscenti da vasi, che dividono la vòlta in otto scomparti. Ogni scomparto è sormontato da
un drappeggio di tende formanti baldacchino, in modo che al disotto rimangono otto campi
trapezoidali che portano, in più o meno buono stato di conservazione le seguenti scene
allusive al battesimo : Cristo che dà la legge al principe degli apostoli, la pesca miracolosa,
le Marie al sepolcro, 1 la Samaritana al pozzo, le nozze di Cana : queste ultime due unite in
un solo scomparto. Quel che fosse rappresentato negli altri quattro scompartì ora perduti,
non possiamo dirlo, nè regge, come bene osserva il Bertaux, l’ipotesi del Muntz che vi

Simbolo di San Marco
Napoli, San Giovanni in Fonte

fossero l’Annunciazione e la Cena in Emaus. Il Muntz era indotto a quest’ idea dal fatto
che prima del recente ottimo restauro, vi erano in quegli scomparti dipinte quelle scene nel

1 Molto giustamente identificata dal Bertaux ; della
rappresentazione non rimane che l’angelo seduto in-

nanzi all’edicola, e un frammento di una delle donne
che si inchina.