DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:Venturi, Lionello: Une risorta casa del rinascimento italiano (il museo André a Parigi)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0091
UNA RISORTA CASA DEL RINASCIMENTO ITALIANO
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morei scolpiti nel più puro stile fiorentino del primo Cinquecento, con imposte intarsiate alla
fiorentina e all’urbinate. La luce entra in una stanza ravvivata e scomposta da una vetrata di
Francesco del Cossa, e cade sopra un tavolo marmoreo ove con pastiglia vitrea nera è indi-
cata la scacchiera che invita al gioco. Attorno, sgabelli intarsiati o cassoni decorati a pastiglia
d’oro rilevata e istoriati, sui quali son gettati cuscini di velluto veneziano contratagliato.
Fig. 2 — Donzello : Il Martirio di San Sebastiano
(Fotografia Bulloz).
Vicino, un alto leggìo di legno intagliato e di cuoio impresso d’oro, sul quale è poggiato un
codice aperto, miniato nella bottega d’Attavante con lo stemma e le imprese di Federico da
Montefeltro, a lui appartenuto, e contenente uno zibaldone tratto da Salomone e da Seneca,
da Sisto Pitagorico e da Marco Tullio Cicerone. Fra due colonne tutte intagliate a fogliami,
ecco un mobiletto intarsiato all’urbinate, con vedute di prospettiva architettonica, ove i preti
di una chiesa dedicata a San Lorenzo ponevano nel Quattrocento le loro stoviglie liturgiche;
il mobiletto parla anzi in nome del santo, in prima persona: in graticula te deum non negavi...
Dal mobiletto allo stallo da coro, con intarsie lendinaresi questo; dal cassone inciso a pirografia
dove si vede il giovane e la giovane appressarsi alla fontana d’amore e poi la giovane colpita
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morei scolpiti nel più puro stile fiorentino del primo Cinquecento, con imposte intarsiate alla
fiorentina e all’urbinate. La luce entra in una stanza ravvivata e scomposta da una vetrata di
Francesco del Cossa, e cade sopra un tavolo marmoreo ove con pastiglia vitrea nera è indi-
cata la scacchiera che invita al gioco. Attorno, sgabelli intarsiati o cassoni decorati a pastiglia
d’oro rilevata e istoriati, sui quali son gettati cuscini di velluto veneziano contratagliato.
Fig. 2 — Donzello : Il Martirio di San Sebastiano
(Fotografia Bulloz).
Vicino, un alto leggìo di legno intagliato e di cuoio impresso d’oro, sul quale è poggiato un
codice aperto, miniato nella bottega d’Attavante con lo stemma e le imprese di Federico da
Montefeltro, a lui appartenuto, e contenente uno zibaldone tratto da Salomone e da Seneca,
da Sisto Pitagorico e da Marco Tullio Cicerone. Fra due colonne tutte intagliate a fogliami,
ecco un mobiletto intarsiato all’urbinate, con vedute di prospettiva architettonica, ove i preti
di una chiesa dedicata a San Lorenzo ponevano nel Quattrocento le loro stoviglie liturgiche;
il mobiletto parla anzi in nome del santo, in prima persona: in graticula te deum non negavi...
Dal mobiletto allo stallo da coro, con intarsie lendinaresi questo; dal cassone inciso a pirografia
dove si vede il giovane e la giovane appressarsi alla fontana d’amore e poi la giovane colpita